Napoli. Ambiente, Navas (Ailime): su ‘Green deal’ servono correttivi su logistica, non solo energia piulita
“Il Green Deal e la sostenibilità sono più che semplici norme di concetto; rappresentano una sfida cruciale per un futuro all’avanguardia a livello di aziende, società e intere nazioni.
L’Unione Europea, insieme a diversi Paesi, ha già iniziato a muoversi in questa direzione, cercando di armonizzare le normative in tutto il continente.
Paesi come la Francia e la Germania hanno già adottato nuove regolamentazioni mentre l’Italia fatica ancora a tenere il passo, creando una situazione che rischia di penalizzare alcune aziende rispetto ad altre e di influenzare il mercato, soprattutto quello manifatturiero”.
Lo ha detto l’imprenditrice Emilia Navas (nella foto), amministratore di “Ailime Srl”, attiva nel campo del commercio elettronico.
“L’attenzione deve concentrarsi sull’attività green, coinvolgendo l’intera catena produttiva: dall’approvvigionamento energetico alla produzione, dai materiali ai sistemi di trasporto.
Non basta produrre energia da fonti rinnovabili se poi i prodotti finiti vengono trasportati con mezzi fortemente inquinanti.
Anche il recupero e il riutilizzo dei prodotti dismessi sono essenziali: L’automazione e la robotica – continua – stanno giocando un ruolo fondamentale nel processo di riorganizzazione e rivisitazione degli assetti produttivi e della logistica, e gli investimenti futuri nella ricerca sono cruciali per sviluppare prodotti completamente riciclabili.
Ma da questo punto di vista è fondamentale una armonizzazione legislativa che consenta, in un mercato ormai unificato qual è quello comunitario, alle aziende di potersi attenere a una disciplina di legge comune al fine di minimizzare i costi e rendere più efficiente ed ecocompatibile la produzione”.
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