Treviso. ‘Il Volto Di Euterpe: sguardi sonori nel XX secolo’: sabato Concerto all’auditorium ‘Appiani’
Gli allievi della cattedra di Direzione d’orchestra e l’Orchestra da camera del Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza saranno i protagonisti dell’evento in programma sabato 13 aprile 2024 (ore 18) all’Auditorium Appiani di Treviso (Piazza delle Istituzioni 6).
In calendario il concerto, a ingresso libero, intitolato “Il Volto Di Euterpe: sguardi sonori nel XX secolo. Il programma prevede l’esecuzione de seguenti brani:
Piccola Suite per orchestra d’archi op.1 di Carl Nielsen (1865 – 1931)
Concerto per archi di Nino Rota (1911- 1979)
Concerto in Mib per orchestra da camera di Igor Stravinsky (1882 – 1971)
Prélude à l’après-midi d’une faune di Claude Debussy (1862-1918)
Si alterneranno alla direzione Luigi Bedin, Riccardo Lucadello, Enrico Gibellato e Mattia Dal Pezzo, tutti allievi del Maestro Giancarlo Andretta (nella foto).
Nella metà del XVIII secolo inizia a svilupparsi, nell’Arte, una nuova estetica del gusto che prenderà il nome di Neoclassicismo: una corrente artistica che vede nell’estetica classica antica, quella greca-romana fra tutte, la fonte di ispirazione principale, il vero modello da perseguire e dal quale attingere per la produzione artistica contemporanea.
Sebbene il fine fosse l’ostacolare l’avanzata dell’arte moderna, nel XIX secolo l’esperienza neoclassica verrà sostituita dal Romanticismo, corrente ad essa apparentemente contraria ma della quale rappresenta la naturale evoluzione.
Infatti, il gusto per l’antico, più generalmente l’amore per il Passato e per il Classico, si trasfondono anche all’interno di questo complesso movimento.
Frutto di questa contrapposizione, è la nascita della Musikwissenschaft il cui fine è la riscoperta del passato e la sua analisi con metodologie scientifiche. Non deve sorprendere dunque se, specialmente dalla seconda metà del secolo, gli autori abbiano iniziato a volgere il proprio sguardo al passato, recuperandone modelli, proporzioni, tecniche, strutture, lessico e poetiche da porre in dialogo con le istanze romantiche a loro contemporanee.
Nascono opere senza tempo e senza spazio: l’Arcadia diventa luogo di sedute psicanalitiche di ebbri fauni, le Forme Classiche vuoti manichini su cui sapienti sarti cuciono nuovi vestiti, le Danze perdono la loro compostezza per dar libera espressione agli scomposti movimenti del corpo dell’uomo novecentesco; una mirabile produzione artistica che si pone a ponte tra Ottocento e Novecento post bellico.
Info: Dott.ssa Antonella Stelitano, Tel 0422-513103 – 327 7394022 – antonella.stelitano@fondazionecassamarca.it –
Sito internet: www.fondazionecassamarca/
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