Rischio listeria, Carrefour segnala richiamo di un lotto di formaggio a latte crudo vaccino Neufchâtel DOP a marchio Reflets de France
Carrefour, attraverso una nota apparsa sul proprio sito, ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di formaggio a latte crudo vaccino Neufchâtel DOP a marchio “Reflets de France”. Il motivo del richiamo è la possibile presenza di Listeria monocytogenes. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 200 grammi, a forma di cuore, con il numero di lotto 210224FP5 e la data di scadenza 21/04/2024. Il formaggio è stato prodotto dall’azienda Fromagerie du Pays de Bray (FR 76.462.001 CE). con stabilimento attivo nella Zona industriale Sainte Radegonde, rue Sainte Radegonde, a Neufchâtel-en-Bray, in Francia. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda quindi di non consumare il formaggio con la data di scadenza e il numero di lotto sopra indicato e restituirli al punto vendita d’acquisto. L’azienda consiglia anche alle persone che avessero consumato il prodotto richiamato e che presentano febbre, isolata o accompagnata da mal di testa, di consultare il proprio medico. L’infezione da listeria, anche detta listeriosi, è una tossinfezione alimentare che prende il nome proprio dal batterio che ne è la causa, il Listeria monocytogenes, il medesimo segnalato nel prodotto. “Questo batterio si trova comunemente nel terreno e nell’acqua e può quindi facilmente contaminare ortaggi e verdure e molti animali possono venire infettati dal batterio senza dimostrare sintomi apparenti”, spiegano gli esperti. L’infezione da listeria è molto comune in un’ampia varietà di cibi crudi, tra cui carni non ben cotte e verdure crude, prodotti lattiero-caseari preparati con latte non pastorizzato o pesce e, come succede con la maggior parte dei batteri, viene eliminata dai processi di pastorizzazione e cottura. Gli esperti di Humanitas segnalano che la forma tipica delle tossinfezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, provoca diarrea. Esiste però anche un’altra forma, detta “sistemica”, che dall’intestino passa nel sangue e si diffonde nell’organismo, arrivando al sistema nervoso, “dando vita a encefaliti e meningiti e forme acute di sepsi”. In questo secondo caso, sottolineano i medici, tra l’assunzione del cibo contaminato e la manifestazione dei sintomi può trascorrere un periodo variabile tra uno e tre mesi. I soggetti più a rischio di infezioni come questa sono le persone con compromissione del sistema immunitario, dunque malati di cancro, di diabete, di AIDS, le p ersone anziane e i neonati. Ma a rischio, sono anche le donne in gravidanza, per cui l’infezione da Listeria può causare anche l’aborto spontaneo.
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