Caiazzo. Allarme zecche nella prima frazione, invano segnalate al Comune: fra quanto a Portavetere?!
Passso breve dall’erbaccia (dei mesi scorsi) alle moleste e pericolose zecche (attuali) allorché denominatori comuni sono incuria e degrado – come parrebbe nel caso di San Giovanni e Paolo, frazione caiatina principale per estensione e abitanti, ma forse ultima -o sulla via “buona” per esserlo- non solo della città pseudo buonviverina, dacché anché lì si lamenta una totale carenza di interesse (pubblico), ben sopperita però da chiacchiere (e menzogne, documentabili) a iosa.
Fotografate e segnalate al comune di Caiazzo dal dottor Loreto Califano: nella frazione dei senza, mancavano solo loro: le zecche.
Lunedì mattina, individuate nella prima piazzetta del borgo, adiacente al semaforo.
I pericolosi parassiti, individuati e fotigrafati dal dottor Loreto Califano, recatosi subito al comune di Caiazzo, segnalando il grave problema, invocando l’intervento dell’Asl competente.
Le zecche sono piccoli parassiti simili a ragni e sono ampiamente diffuse in molti ambienti naturali.
La zecca dei boschi è scura e molto piccola, difficile da vedere: nello stadio di larva non è più grande di una testa di spillo, nello stadio successivo di ninfa è grande circa 1 millimetro e mezzo, mentre l’adulto è di poco più grande.
Per sopravvivere le zecche sono obbligate a nutrirsi di sangue: necessità che le spinge ad aggredire indifferentemente gli animali e l’uomo.
Il morso è indolore, ma può costituire un’insidia per la salute. Dove e quando si incontrano?
Le zecche popolano abitualmente gli ambienti naturali, sostando nell’erba e tra il fogliame. Prediligono gli ambienti umidi e ombreggiati.
Molto spesso stanziano nei prati incolti, ai bordi dei sentieri e nelle aree di passaggio di animali selvatici.
Negli ultimi anni la loro presenza è segnalata anche in molte aree rurali e urbane.
Durante il pasto possono contagiare l’uomo trasmettendo diversi agenti infettivi.
Esiste un rimedio, anche per evitarne la propagazione? una radicale disinfestazione preventiva… ma chi avrebbe dovuto pensarci, anche sollecitarla, nell’intero ambito comunale: il giornalista forse?!
(Anna Aiossa – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)