All’inizio della seconda metà del 1800, il dottor Pasquale Viscusi, dopo aver diagnosticato l’anemia in numerosi bambini alvignanesi, causata dalla diffusa povertà del tempo, creò un luogo di accoglienza per i piccoli più bisognosi, permettendo ai genitori di allontanarsi da casa per il lavoro. Con l’aiuto dell’avvocato Giulio Iacobelli si realizzò l’asilo nido che nacque come una vera e propria opera sociale. Sostenuto da alcuni benefattori tra cui il suo ideatore Pasquale Viscusi, l’asilo accoglieva i cosiddetti “piccissi” di un anno e mezzo, i “mezzani” di due e tre anni e i “grandi” di quattro e cinque anni.
I due fondatori disposero che la loro fosse una scuola cattolica affidata alle suore d’Ivrea, che per più di un secolo hanno formato migliaia di fanciulli, curandone non solo la crescita umana e culturale, ma anche i valori cristiani.
Oltre ai più piccoli, l’istituto si aprì anche alle giovani ragazze che imparavano i mestieri del ricamo e del cucito, recuperandole dall’ambiente sociale disagiato da cui provenivano. Oggi la connotazione socio-educativa, oltre che pedagogica della scuola, si sente ancora di più grazie alla presenza delle suore dell’ordine di San Francesco di Sales, che, hanno raggiunto 27 anni di permanenza in questa Comunità.
Le consacrate arrivano nella comunità alvignanese negli anni Ottanta, quando l’istituto rischiava la chiusura. Le suore d’Ivrea, da sempre al timone dell’educazione e dell’insegnamento, avevano lasciato il nostro paese e il gruppo di laici, che fortissimamente voleva la sopravvivenza della scuola, incontrava difficoltà sempre maggiorE, sia nella gestione, sia nella ricerca di un nuovo ordine religioso che potesse riempire il vuoto lasciato dalla partenza delle suore piemontesi. Dopo sei anni di affanno, nell’estate del 1989, l’ordine delle suore salesie era disponibile a prendere in considerazione l’accorato grido di aiuto ed il 3 settembre dello stesso anno suor Aldina, accompagnata da altre due consorelle, veniva accolta con gratitudine e affetto ad Alvignano.
L’Asilo Infantile Principi di Piemonte poteva rinascere a nuova vita. Da quel giorno sono trascorsi 27 anni e l’opera instancabile, attiva e costante delle suore salesie ha lasciato il segno: la scuola è rifiorita e l’istituto è diventato un sicuro punto di riferimento per i bambini, per i giovani e per quanti credono nel buono e nell’amore per il prossimo.
E’ da ricordare che la loro venuta ad Alvignano, 27 anni fa, riunì un gran numero di giovani permettendo la ricostituzione dell’Azione Cattolica. Alvignano guarda alle salesie come un esempio di buoni valori: della carità, umiltà, dolcezza e mitezza, che sono alla base di una vita sana e comunitaria. Come ha ricordato monsignor Farina durante la celebrazione dei 140 anni della fondazione della scuola, oggi il santuario stesso è sostenuto dall’esistenza della scuola gestita dalle suore.
Il fondamento della fede cristiana ad Alvignano risiede maggiormente nell’educazione propagata dalle suore.
CRONISTORIA
La Fondazione Asilo Infantile Principi di Piemonte, sita in Alvignano (Caserta), fu istituita con Decreto Regio del Re Vittorio Emanuele II e poi di Vittorio Emanuele III nel 1869 e successivamente tenuta in vita dalla volontà di alcune famiglie benefattrici alvignanesi (Iacobelli, Bencivenga, Tommaselli ed altre), tutte accomunate dal profondo legame per quest’Opera sociale che doveva continuare ad essere goduta dall’intera comunità e che poi è riuscita a diffondersi anche nei paesi limitrofi.
Nel 1935-1936, fu l’ostinata volontà del sacerdote Domenico De Marco a dare forma legale all’istituto e a renderlo così una istituzione in grado di interloquire con lo Stato ed il governo locale. L’ istituzione, quindi, potè rispondere alle esigenze del popolo attraverso un’istruzione adeguata ed un’educazione su base cattolica, consentendo ai ragazzi di avviarsi anche al mondo del lavoro, precorrendo così l’abbattimento delle disuguaglianze sociali e promuovendo l’uguaglianza sostanziale che si raggiunge con il fare.
Basti menzionare uno degli articoli contenuti nello Statuto del 23 Luglio 1868: <<Scuola di mestieri e di alfabetizzazione per ricchi ed egualmente per meno abbienti. Gli edifici della Fondazione sono sorti adiacenti alla chiesa dedicata all’Annunziata, dove agli inizi del ‘500, a spese di tutta la comunità di Alvignano, venne ampliata una chiesetta preesistente, già dedicata all’Annunziata, dati che risultano dalla Bolla Papale di Leone X e in seguito la chiesa venne aggregata alla veneranda Basilica di San Pietro (Roma), aggregazione voluta nel 1958 da Papa PIO XII.
In oltre 150 anni di attività dell’istituto si sono avvicendati due ordini religiosi per lo svolgimento didattico-educativo permeato di spirito cattolico. Fino al 1989 l’educazione dei bambini è stata affidata alla Congregazione delle Suore della Carità dell’Immacolata Concezione, dette d’Ivrea ma provenienti da Roma, che, ispirandosi ai valori cristiani della vita e ai principi pedagogici ha formato generazioni di fanciulli. Dal 1989 l’opera educativa scolastica cattolica è gestita dalle Suore di San Francesco di Sales o Salesie, Congregazione nata dall’intuizione di Don Domenico Leonati (1703-1793), sacerdote padovano che aveva voluto improntare l’ordine religioso con scopo educatico-pedagocico nella formazione delle nuove generazioni che, a piccoli passi, illuminati dalla luce della fede, scrivono strade di vita seguendo anche un percorso di crescita interiore, senza il quale non si può ottenere un completo, armonico sviluppo formativo.
Oggi le suore Salesie, insieme ad altri insegnanti, continuano a educare tanti bambini e giovani ed aiutarli a divenire uomini e donne del domani. I giovani allievi, formati ai valori della cultura e della spiritualità, imparano ad essere collettività attiva, guardando con fiducia al futuro per esserne eccellenti protagonisti.
Il punto di svolta della lunga storia dell’Istituto avviene nell’anno 2013, quando, con decreto della giunta Regionale campana, l’Istituto diventa “Fondazione Asilo Infantile Principi di Piemonte” sotto la responsabilità della Diocesi di appartenenza, ossia la Diocesi di Alife-Caiazzo, e non più responsabilità dell’Amministrazione comunale del paese.
Si consolida così, il marcato e sincero legame tra la Chiesa diocesana e la realtà religiosa alvignanese che da sempre si impegna in questo progetto di crescita investendo sulle menti e il cuore di chi ne fa parte, per allargare l’orizzonte oltre il piccolo centro in cui viviamo.
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