Storia dell’Eurasia e neoeuroasiasismo di Bartolomeo Valentino*
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Storia dell’Eurasia e neoeuroasiasismo di Bartolomeo Valentino*
L’euroasiasismo è una corrente di pensiero che intende valorizzare gli aspetti morali e spirituali del mondo asiatico nella cultura europea. Come spazio geografico si è ipotizzato che potesse comprendere parte dell’Europa, Asia, Cina, India, mondo arabo, naturalmente la Russia, avente come capitale Mosca.
Non è da intendersi l’insieme di Europa ed Asia, come significherebbe alla lettera la parola composta Eurasia, ma uno spazio intermedio tra Europa ed Asia. E’ un movimento culturale nato in Russia nel XVIII secolo e coincide con la fine dell’impero zarista. La sua nascita potrebbe essere datata tra il 1920 ed il 1930 . Già nel Congresso di Vienna, Alessandro I di Russia propose di costituire nell’Europa una federazione di Stati per assicurarsi uno sbocco nei mari maggiore. Ma la sua proposta fu respinta.
Comunque, secondo alcuni euroasiasisti , la civiltà russa non era né europea né asiatica, ma qualcosa di intermedio. L’ultimo euroasiasista classico è stato Lev Gumilev, considerato l’anello di congiunzione tra l’eurasiasismo classico ed il neoeuroasiasismo. Da Gumilev ha preso poi spunto Il filosofo Alexander Dugin, altro ispiratore vivente di Putin. I neoeuroasiasisti, a cominciare dal fondatore Dugin, non considerano il neuroasiasismo un movimento antieuropeo, ma contro gli Stati Uniti. Sarebbero gli americani la minaccia, non solo per la Russia, ma per l’Europa stessa, come per l’India, la Cina, il Giappone, l’Iran. Va sottolineato che questo movimento nel corso dei decenni ha avuto momenti di entusiasmo ,ma anche, di depressione. Con Dugin è stato rilanciato ed accettato da Putin.
. Ma Putin è un convinto euroasiasista o lo è per semplice opportunismo politico per assicurarsi il consenso delle masse?
Uno degli obiettivi principali del progetto eurasiasista è quello di ricomporre il territorio russo con la ricompattazione di tutti i popolo ex sovietici per arrivare all’integrità di uno spazio sovietico. Putin, dal suo insediamento come Presidente (2000), aveva pronunciato frasi come: “La Russia si è sempre sentita come un paese euroasiasista” e si convinceva sempre di più che la Russia fosse un paese prevalentemente asiatico e che, sfruttando la sua posizione geografica, poteva svolgere un ruolo centrale nei rapporti tra Asia, Europa, America. Si sostiene che più che per una convinzione ideologica Putin fosse euroasiasista per convenienza. E sarebbe stato Dugin capace di convincerlo. Putin è favorevole più ad una sorta di integrazione politica senza accettare posizioni troppo estremistiche, né nei confronti dell’Europa, né degli Stati Uniti. La Russia, dunque, potrebbe svolgere una funzione di raccordo, in particolare tra Europa ed estremo oriente. Recentemente, non è un caso che in Russia sia stato istituito un Ministero per lo sviluppo dell’Estremo Oriente.
*già Professore di Anatomia II Università di Napoli-Cultore di Morfopsicologia e Linguaggi Extraverbali
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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