Allerta Salute. Più di 3000 morti nel Regno Unito per aver assunto ‘Pregabalin’, farmaco tuttora usato in Italia!?
Pregabalin: in una parola l’antidolorifico che ha causato più di 3.000 morti nel Regno Unito? Questo farmaco ha proprietà rilassanti, che generano calma e una sensazione di benessere.
Pregabalin è un farmaco autorizzato in Europa dal 2004 e commercializzato in Italia nel 2005.
È indicato per il trattamento dell’epilessia (crisi parziali, con o senza generalizzazione secondaria, dolore neuropatico (come il dolore sciatico) e delle crisi generalizzate disturbo d’ansia negli adulti.
Secondo il quotidiano britannico The Times, questo farmaco potrebbe essere all’origine della morte di oltre 3.000 persone negli ultimi anni nel Regno Unito.
Nel nostro Paese è in vendita, sempre con prescrizione medica, come generico e anche con farmaci che contengono Pregabalin dei marchi come Ecubalin, Gabex, Gaviria, Lyrica, Pregabalin Accord, Pregabalin Alter, Pregabalin Aristo, Pregabalin Aurobindo, Pregabalin Doc Generici, Pregabalin EG Stada Italia, Pregabalin HCS, Pregabalin Mylan, Pregabalin Pensa Pharma, Pregabalin Sandoz, Pregabalin Sun, Pregabalin Tecnigen, Pregabalin Teva Italia, Pregabalin Zentiva, Pregenaq, Prelynca, Regalbax, Rumbot e Utufar.
E, secondo i dati del British National Health Service (NHS), il Pregabalin è stato prescritto a più di otto milioni di persone tra il 2021 e il 2022. Secondo una ricerca del Times, solo nel 2022 avrebbero potuto prodursi 779 decessi, mentre in nel decennio precedente si erano registrati solo nove decessi.
Il General Council of Pharmaceutical Colleges indica che il Pregabalin “è disponibile sul mercato sotto forma di capsule, compresse e soluzione orale”. Per quanto riguarda la dose e la durata del trattamento, “devono essere adattate individualmente e definite dal medico”, anche se in generale l’intervallo di dose va da 150 a 600 mg al giorno.
Questo farmaco ha proprietà rilassanti, che generano calma e una sensazione di benessere. Pertanto, il suo utilizzo si è diffuso senza seguire le raccomandazioni mediche o le indicazioni autorizzate nella scheda tecnica.
Il pregabalin appartiene alla famiglia dei gabapentinoidi, motivo per cui è incluso nella scala analgesica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come trattamento del dolore.
Ma il dibattito attorno a questo farmaco nasce perché tra i suoi principali effetti collaterali c’è quello che può generare dipendenza: assuefazione alla sensazione di una certa euforia che produce dopo averlo assunto.
Una ricerca condotta da scienziati britannici ha stabilito che la presenza di altri oppioidi è stata rilevata in oltre il 90% dei decessi (tra il 2004 e il 2020).
Pertanto, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, gli esperti sottolineano che la maggior parte dei decessi si verifica a causa della combinazione di pregabalin con altri oppioidi, che sono farmaci usati anche per trattare il dolore, come la morfina.
Gli effetti collaterali più frequenti associati a questo farmaco, che sono lievi e temporanei, sono: aumento dell’appetito, cambiamenti di umore, mal di testa, sonnolenza, vertigini, confusione, deterioramento mentale, convulsioni, gonfiore delle estremità e disfunzione erettile.
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