Elezioni europe. ‘Autonomie e Ambiente’ denuncia: estromessi dalla competizione con un ‘colpo di mano’

“Autonomie e Ambiente”: Cacciati dalle elezioni europee 2024.

È successo: il Senato della Repubblica italiana ha cambiato le regole di accesso alle elezioni europee a tre mesi dal voto, su iniziativa di Fratelli d’Italia e con il sostegno di tutto il centrodestra, nel silenzio assordante dei media.

Le possibilità che la Camera, o il Quirinale, o il governo (con un altro decreto) pongano rimedio a questo vulnus sono remote e comunque arriverebbero troppo tardi.

Sono state così cacciate dalle elezioni una mezza dozzina di forze politiche minori, fra le quali la nostra Autonomie e Ambiente e la nostra famiglia politica europea, EFA, che insieme stavano organizzando la lista dei territori, delle regioni, dei popoli, delle autonomie personali, sociali, territoriali, il PATTO AUTONOMIE AMBIENTE.

Per coloro che fossero interessati ai dettagli di questa stretta illiberale, rimandiamo all’autorevole sito web “I simboli della discordia” del dottor Gabriele Maestri.

Sapevamo di essere una democrazia limitata e invecchiata, in cui si fa di tutto perché gli elettori stiano a casa, a meno che non siano tifosi degli attuali tre-quattro leader al comando delle due ali del “bipolarismo all’italiana”.

Non siamo sorpresi, ma indignati e determinati a resistere, territorio per territorio, non in solitudine ma insieme a tutte le forze che hanno nostalgia di democrazia e di una seria selezione dal basso dei nostri rappresentanti.

Risponderemo a questa prepotenza con ancora maggior impegno per regole elettorali e istituzionali giuste: contro queste norme capestro per le europee; contro il Rosatellum; contro la legge elettorale della Sardegna e gran parte delle altre; contro la concentrazione del potere in poche mani e in particolare contro l’elezione diretta del “podestà d’Italia”; contro progetti ancora più sinistri, come quello di far eleggere direttamente un “napoleone d’Europa” (la politica ridotta a una sorta di Eurovision); approfondimenti sul nostro sito.

Milano – Venezia – Roma – Napoli – Palermo: andiamo avanti, insieme, contro questo “bipolarismo all’italiana”,
per la Repubblica delle Autonomie personali, sociali, territoriali, e per una Europa di popoli, territori, regioni,
diversità e biodiversità.

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