Castello Matese. A due anni dalla guerra in Ucraina, messaggio, Fiaccola, e Albero della Pace
Dopo la 1a staffetta della Fiaccola della Pace svoltasi a Piedimonte Matese presso la sede centrale dell’Istituto Comprensivo “Piedimonte Matese 2- Castello”, dopo due anni la storica mobilitazione dedicata ai percorsi dei 100 anni di guerre, è ritornata per la seconda volta nei comuni di San Gregorio Matese e di Castello del Matese marciando insieme agli alunni dei plessi dislocati dell’Istituto. La manifestazione si è svolta mercoledi 28 Febbraio in due tappe attraversando i citati comuni. Di seguito si riporta il resoconto della seconda tappa di Castello del Matese.
La manifestazione si è svolta presso la palestra dell’Istituto e successivamente in corteo ci si è diretti presso l’area esterna. Ad accogliere la Fiaccola portata dalla Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio ( ente promotore della mobilitazione partita il 2014 legata al tema dei 100 anni di guerre), la Dirigente scolastica Michela Visone, il Sindaco Salvatore Montone, il Maresciallo della locale stazione Giovanni Orsino, le docenti e gli alunni dei plessi della secondaria di 1° grado, della primaria e dell’infanzia.
Insieme hanno consegnato la Fiaccola all’alunno rappresentante della scuola. Alcuni alunni hanno portato le bandiere della Pace, dell’Ucraina, della Palestina e di Israele, al centro capeggiava un bellissimo striscione da loro realizzato sul quale primeggiava la parola “Pace” accompagnata dalla frase: “Nelle guerre ci sarà solo uno che perde e uno che vince, ma nella Pace entrambi sono vincenti”.
“Se non condividi e semini la Pace raccogli solo guerre”, accanto altri cartelloni con disegni sulla Pace dove veniva illustrato che “la Pace si costruisce con l’ inclusività, il rispetto delle regole e tanto amore”. Un gruppo dei bambini dell’infanzia ha indossato delle locandine sulle quali si leggevano i valori che contribuiscono a costruire la Pace. Gli alunni, guidati dalle docenti, hanno declamato dei particolari pensieri e poesie sulla Pace, pensieri tratti da Madre Teresa e gli articoli tratti dalla Costituzione, in particolare l’articolo 11; il coro della scuola guidato dal docente di musica ha eseguito il brano “Immagine”.
Un altro gruppo dei bambini dell’infanzia e della primaria guidati dalla docente, hanno eseguito una performance con il brano “E volerà la Pace”, mentre alcuni palloncini venivano liberati al cielo. Al termine degli interventi e delle performance degli alunni, il Sindaco di Castello, Salvatore Montone, che ha ricordato la precedente manifestazione svoltasi a Castello per invocare la Pace per l’Ucraina, evidenziando l’importanza di questi momenti finalizzati alla crescita e alla riflessione.
“La guerra non porta da nessuna parte, mentre la Pace è quella che dobbiamo volere e desiderare perché ci serve per vivere serenamente e in amore gli uni gli altri”. Poi ha espresso un complimento alla scuola e ai docenti in particolare, impegnati a formare gli alunni a questi valori fondanti, impegno dimostrato in più occasioni e nel recente Natale, dove, nonostante lo spopolamento che investe i piccoli comuni di montagna, in questi contesti ci si sente più numerosi.
Un pensiero di ringraziamento rivolto anche al Movimento per la Pace che anche in questa comunità ha piantato il seme della Pace. La Dirigente scolastica Michela Visone nel prendere la parola ha ricordato ai piccoli che il frutto di Pace produce gioia e allegria, poi rivolgendosi ai più grandicelli ha spiegato che la Pace dal punto di vista cristiano si potrebbe tradurre con il “volgere l’altra guancia”, che tradotto dal punto di vista della quotidianità significa confrontarsi sempre con gli altri, attraverso le azioni quotidiane da applicare in famiglia, a scuola, negli ambienti che frequentano e nel proprio paese, poi richiamando l’articolo 11 declamato dai bambini dell’infanzia, ha ricordato che non bisogna pensare che la guerra sia lontana dalla nostra casa. “La guerra scoppia quando si litiga senza capire il perché e senza cedere alle nostre posizioni”.
Quindi ha invitato a riflettere su questa bellissima parola richiamando il messaggio di uno dei brani più belli e rappresentativi eseguiti durante la manifestazione.
Proseguendo il suo messaggio ha ricordato la seconda guerra mondiale ed il conflitto ucraino scoppiato in Europa, per il quale anche la comunità castellana aveva offerto ospitalità qualche anno fa ad alcuni bambini profughi scappati dalla guerra e ha rivolto un invito ai bambini nel portare sempre rispetto verso i compagni, perché dal rispetto si riceve rispetto, se invece si riceve un dispetto non si deve rispondere con altrettanto dispetto ma cercare di comprenderne il motivo e quindi trovare la strada del dialogo e del confronto.
“Un atteggiamento che viene a chiedere anche il papa e le istituzioni. Se tutti si mettono intorno a un tavolo per discutere si trova sempre la strada della Pace. Questo deve essere l’atteggiamento che dobbiamo adottare in questa comunità applicando tutti quei valori espressi oggi dai bambini attraverso i quali si costruisce la Pace”, ha concluso.
Quindi ci si è diretti in corteo presso l’area antistante della scuola dove nel giardino è avvenuta la cerimonia di messa a dimora del secondo Albero della Pace (il 1° fu messo a dimora durante la 1a ed.ne della manifestazione, nell’aiuola della piazza di fronte al belvedere di Castello durante la 1a ed.ne della manifestazione). Gli alunni, insieme alla Dirigente e al Sindaco, hanno simbolicamente partecipato alla messa a dimora dell’ulivo della Pace.
La Preside Visone è stata chiamata dal movimento per la Pace a declamare la dedica riportata sulla targa di titolazione, poi ha invitato tutti i presenti e gli alunni ad avere cura di questo simbolo di Pace e ad arricchirlo ogni anno con pietre decorate durante le giornate della Pace da ripetere con i bambini che verranno, affinché il messaggio di Pace vada alimentato e coltivato.
Un saluto conclusivo da parte di Agnese Ginocchio rivolto all’amministrazione, alle docenti che hanno lavorato in maniera encomiabile con gli alunni, ed un particolare ringraziamento alla Dirigente scolastica per aver dato questa grande opportunità alla sua scuola e ai suoi alunni di riflettere su questo valore fondamentale.
“La Scuola che educa alla Pace è la Scuola che si affaccia al mondo salvaguardando il futuro, rappresentato proprio da loro, “i giovani” che popolano la città scolastica”. Al temine è stato sottoscritto da tutte le istituzioni presenti l’appello “Cessate il Fuoco”; con la Dirigente scolastica infine, a conclusione della staffetta iniziata a Piedimonte e delle due tappe della Fiaccola della Pace a San Gregorio e a Castello del Matese, il Movimento per la Pace ha siglato il “Patto d’impegno per la Pace”, attraverso il quale la scuola, con la firma della Dirigente, ha ricevuto la nomina di “Scuola di Pace, aperta alla Pace”.
E’ l’eredita di Michela Visone, che insieme al simbolo di questa mobilitazione piantato in questa giornata, lascia alla sua Scuola, “la Pace”, dono incommensurabile che solo grandi personalità riescono a trasmettere mediante l’esempio e l’azione.
Se ne faccia tesoro per chi raccoglierà la sua eredità. A questa Dirigente scolastica infine, che non perdendosi in chiacchiere, ma “cogliendo l’attimo” ha saputo ben dimostrare di possedere questo grande patrimonio di valori universali, il “Movimento per la Pace” con riconoscenza augura il meglio per l’impegno di “Dirigente per la Pace” nella scuola che, a partire dal prossimo anno scolastico, sarà chiamata a dirigere.
L’evento odierno è collegato con la “Mobilitazione nazionale ed europea contro la /le guerra/e” e Europe for Peace, Coalizione Pace Assisi Giusta e RIP, a due anni di guerra in Ucraina e a quattro mesi di guerra in Palestina sulla Striscia di Gaza.
Si ringrazia l’Amministrazione Comunale per avere donato l’Alberto di ulivo intitolato alla Pace e i dipendenti della Comunità montana per l’ausilio e la messa a dimora.
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