Governo allergico al dissenso
Abbiamo chiesto al Ministro Piantedosi di garantire il diritto al dissenso, di difendere chi ha opinione diverse e vuole manifestarle. Noi svolgiamo il nostro compito fino in fondo, essendo sentinelle attente e anche preoccupate rispetto a ciò che abbiamo visto, consapevoli della forza che lo Stato può dimostrare nella garanzia di quelle tutele democratiche ma tutti devono sapere che nessuno abbasserà di un millimetro la guardia, perché sono questioni rilevantissime per il nostro Paese.
Purtroppo però i segnali di un atteggiamento intimidatorio e repressivo del dissenso si moltiplicano e trovano ulteriore conferma nella disposizione prevista dall’articolo 11 del disegno di legge governativo, a prima firma Piantedosi, sulla sicurezza pubblica che trasforma in reato l’impedimento alla circolazione fatto con il proprio corpo e che verrebbe ora punito con la reclusione fino a due anni, norma che limiterebbe in maniera drastica la possibilità di protestare senza incorrere in gravissime conseguenze.
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