Il progetto “Crea”, mirato all’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti, sarà realizzato all’interno della casa circondariale e di reclusione “G.B. Novelli” di Carinola.
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L’INCLUSIONE, Crea progetto carcere Carinola
“Coltivare responsabilità e alternative in agricoltura”: il progetto “Crea”, mirato all’inclusione sociale e lavorativa dei detenuti, sarà realizzato all’interno della casa circondariale e di reclusione “G.B. Novelli” di Carinola. È qui che a breve verranno coltivati sei ettari di terreno e lavorati prodotti nel laboratorio di trasformazione agricola già esistente. L’associazione temporanea di scopo per attuare l’iniziativa di economia carceraria si è costituita, nella sede della federazione provinciale di Coldiretti Caserta, tra le cooperative sociali “Terra Felix”, “La Strada”, “L’uomo il legno” e le aziende agricole “Naturiamo” e “Rusciano”. L’intento è promuovere un’attività agricola e sociale che possa gestire la filiera, dalla coltivazione alla vendita, fornendo anche servizi di trasformazione dei prodotti in conto terzi agli agricoltori del territorio e ad altri Istituti penitenziari.
Partire da Carinola, dunque, per estendere la rete di agricoltura sociale anche ad altre realtà carcerarie della Campania. Ad avere un ruolo di primo piano saranno i prodotti locali, come il cece e la nocciola di Teano, ma saranno coltivati anche ortaggi. In programma c’è già la semina dei pomodori.
IL RECUPERO
Al centro dell’iniziativa ci saranno ovviamente i detenuti che saranno destinatari di specifici corsi di formazione professionale e saranno inclusi nel percorso lavorativo. Dovranno essere sempre i detenuti a illustrare il progetto, quando, come previsto, arriveranno in visita didattica gli studenti. «”Crea” è un punto di partenza nella costruzione di un percorso di economia sociale che può portare lontano – commenta Francesco Pascale, direttore della Cooperativa sociale “Terra Felix” capofila dell’Ats costituita – Grazie al supporto di diverse organizzazioni come la federazione provinciale di Coldiretti, la fondazione Campagna amica, Legacoop Campania, Legambiente agricoltura e Novamont, il progetto può contare sullo sviluppo di pratiche agricole sostenibili ed innovative con la promozione e vendita dei prodotti ottenuti in diversi mercati contadini sia in ambito regionale che nazionale».
IL PRESIDENTE
Sostenibilità ambientale e tradizione agricola che si coniugano con l’inclusione. La cooperativa sociale “La strada” gestisce a Pugliano di Teano il bene confiscato intitolato alla memoria della vittima innocente “Antonio Landieri”. «Il progetto – afferma il presidente Stefano Mancini – rappresenta un modo per mettere in collegamento il bene confiscato con il carcere, dando ai detenuti un’opportunità di lavoro che potrà essere spendibile anche fuori. Questa iniziativa – aggiunge Mancini – è un modo per dimostrare che anche all’interno del carcere si possono costruire dei percorsi di dignità per le persone detenute».
LA COLDIRETTI
Soddisfazione per le potenzialità del progetto è stata espressa anche dal direttore di Coldiretti Caserta Giuseppe Miselli: «Abbiamo supportato la costituzione del partenariato favorendo l’incontro tra aziende agricole del territorio e il mondo del terzo settore. Un modello nuovo che può sicuramente essere esportato in altre realtà».
Un progetto di agricoltura è stato recentemente annunciato anche dalla direzione della casa circondariale di Santa Maria Capua vetere, dove i detenuti coltiveranno orti sociali e lavoreranno in impianti di trasformazione dei prodotti
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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