‘Al microscopio’ una parola al Giorno, oggi analizziamo insieme il vocabolo: ‘Pezzo’ (pèz-zo)
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SIGNIFICATO: Parte di materiale solido, specie piccola e staccata da un tutto; frammento, brano, elemento;
ETIMOLOGIA da pezza.
- «Posso assaggiarne un pezzo?»
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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Facciamo un passeggiata su una proda della lingua che conosciamo bene (o così ci pare) e che almeno in superficie non riserva sorprese. Ma sotto c’è la tana del nostro pensiero, scavata profondamente e in una maniera sorprendente. In particolare, scoveremo il modo che hanno certi pensieri di restare aggrappati alle cose del mondo, o di staccarsene.
‘Pezzo’ è un termine generico che più generico non si può. Sentiamo come suona astratta la definizione generale: una parte staccata da un tutto. Costituente di macchinario od opera, elemento tagliato, strappato o spaccato, brano, tratto di spazio e di tempo, artiglieria, articolo, pedina, persona, che altro?
Il timone è un pezzo della barca, e questa teiera è un pezzo unico; mi offri un pezzo di pecorino ma cerco di riattaccare un pezzo della tazza, ti faccio sentire un pezzo che ti piacerà, c’è ancora un lungo pezzo di strada da fare e non ci vedevamo da un pezzo.
L’artigliere è sul pezzo, leggo un lungo pezzo di approfondimento, a scacchi con un sacrificio di pedone ti esiti diversi.
Ad esempio chi ha studiato la questione ha notato come petia, voce attestata nel latino medievale, sia stato in particolare riferito a una pezza di terra, e come ci siano omologhi che invece sono specificamente pezzi di carne — in sardo, in rumeno, ma anche a Roma.
In effetti sono casi di pezzi eccellenti, che nella pezza trovano una sostanza e un’evidenza che li distingue. Ma li distingue come, da cosa, a partire da quale antecedente, da quale concetto, le pezze si mettono a fuoco di caso in caso?
La pezza ha un’ascendenza gallica. Si ricostruisce che nel latino parlato sia stata accolta come pettia. E il significato originario era… pezzo. Probabilmente di ascendenza celtica, che col medesimo significato trova riflessi in varie lingue indoeuropee (anche quella delle lingue celtiche è una famiglia del ceppo indoeuropeo).
Quindi, il latino coglie un termine versatile e ampio di una lingua cugina, in secoli di chiusura questo termine si attaglia a pezze concrete che nel mondo spiccano (specie nel mondo economico), per poi riallargarsi a una versatilità totale nel pezzo.
‘Pezzo’ è una parola così tanto consueta e semplice, così priva di segreti che non desta il nostro normale interesse. Ma se ci benedice l’improvvisa scintilla della curiosità verso l’usatissimo e l’arcinoto, ci possiamo accorgere che è un luogo che abbiamo abitato con la mente per secoli, che si è trasformato, concentrato, espanso attraverso il susseguirsi delle nostre vite.
Non sono proprio le nostre vite. Ma la parola sì, è nostra, e nostra è la sua incredibile esperienza.