La commedia degli equivoci “Romeo è Giulietta” firmata Veronesi e l’action “Madame Web”
Il primo pensiero va a “Shakespeare in Love” (1998) di John Madden, seguito dai cult “Tootsie” di Sydney Pollack e “Victor Victoria” di Blake Edwards, entrambi del 1982. Sono le suggestioni cinematografiche che vengono alla mente accostandosi a “Romeo è Giulietta”, commedia degli equivoci dalle sfumature sentimentali firmata da Giovanni Veronesi. L’autore compone un brillante omaggio al mondo del teatro e al testo del Bardo, introducendo anche uno sguardo sul nostro presente, raccontando i ventenni tra sogni, legami e insicurezze. Tra i protagonisti una convincente Pilar Fogliati, che firma anche il copione insieme a Veronesi, e un magnifico Sergio Castellitto. In sala arriva anche “Madame Web”, action al femminile diretto da S.J. Clarkson con Dakota Johnson, Sydney Sweeney e Tahar Rahim. Nuova declinazione dal mondo Spider-Man, dai fumetti Marvel, dopo il ciclo “Venom” e “Morbius”. Torna centrale il tema dell’eroe e dei suoi doveri: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”. Il punto Cnvf-Sir.
“Romeo è Giulietta” (Cinema, 14.02)
Giovanni Veronesi, dopo la fortunata trilogia “Manuale d’amore” (2005-11), torna a confrontarsi con i sentimenti nella commedia “Romeo è Giulietta”, scritta insieme a Pilar Fogliati e Nicola Baldoni. Un’incursione nel mondo di William Shakespeare, accostandosi al dramma degli innamorati di Verona, ma soprattutto un grande omaggio alla tradizione teatrale, raccontando scena e quinte. Protagonisti Pilar Fogliati, Sergio Castellitto, Domenico Diele, Maurizio Lombardi, Geppy Cucciari, Serena De Ferrari e Alessandro Haber. Una produzione Indiana, Capri Entertainment, Vision Distribution e Sky.
La storia. Roma, il noto regista teatrale Federico Landi Porrini annuncia il ritiro dalle scene con il suo ultimo spettacolo “Romeo e Giulietta”. Le idee sono poche e le aspettative alte, così con il suo fidato aiuto regista Lorenzo, suo compagno nella vita da 10 anni, Landi Porrini inizia a fare le selezioni, ma manda via quasi tutti i candidati con scatti d’ira e commenti pungenti. Vittoria, respinta malamente per il ruolo di Giulietta (per un errore commesso in passato), è determinata a fargliela pagare, così con l’aiuto della truccatrice Gloria si (ri)presenta nelle vesti di Otto Novembre per il ruolo di Romeo. A complicare le cose è la presenza del fidanzato Rocco, ingaggiato come Mercuzio…
“Questo era il film giusto per affrontare con dolcezza e cattiveria un mondo che conosco bene, e fare un mio personalissimo omaggio al teatro che ho frequentato molto in gioventù, dormendo quasi sempre”. Con la sua inconfondibile ironia, Veronesi dà la linea del suo nuovo film, una commedia degli equivoci dalle pennellate di sentimento che richiama in testa il canovaccio di “Shakespeare in Love”, ovviamente traslato al presente, ma anche le performance di Dustin Hoffman in “Tootsie” e di Julie Andrews in “Victor Victoria”. Alla base, infatti, c’è il travestimento della protagonista, costretta a fingersi uomo per essere accettata in scena; un camuffamento che l’autore ha voluto leggere non solo nella tradizione teatrale o cinematografica, ma anche con uno sguardo indagatore al nostro presente, dove rintraccia nei ventenni potenzialità e, allo stesso tempo, molte frustrazioni, sogni e ansia da prestazione, al punto da volersi nascondere dietro maschere o identità altre. Un tema complesso quello dell’identità, in tutte le sue sfaccettature, che Veronesi governa con abilità, servendosi di un copione ben strutturato, che possiede ritmo, dinamica e compattezza. Al di là di qualche furbizia, il racconto viaggia spedito, trovando grande fascino e trasporto soprattutto nella messa in scena dello spettacolo teatrale, tra estenuanti provini, prove costume e la vita che si consuma ai margini delle quinte.
Punto di forza del film, oltre alla bravura della Fogliati, che mostra una chiara crescita artistica, è soprattutto l’interpretazione di Sergio Castellitto: l’attore sagoma Federico Landi Porrini condividendo ricordi di palcoscenico e richiami ai grandi della scena – in testa Luchino Visconti e Franco Zeffirelli –, calcando l’accento sul lato istrionico, vanesio, acuto e iracondo in maniera ilare del personaggio, che vive del suo sogno d’arte. Castellitto di fatto regge il peso del film, e lo fa con una recitazione puntuale, convincente ed esilarante. Nel complesso, “Romeo è Giulietta” è una commedia degli equivoci che funziona, scorre in maniera godibile, superando qua e là qualche inciampo di banalità o furbizia. Consigliabile, problematico-brillante.
“Madame Web” (Cinema, 14.02)
Targato Columbia Pictures, “Madame Web” è il nuovo adattamento dai fumetti Marvel, nel perimetro dell’universo Spider-Man. Un action a “stelle e strisce” che vira al femminile, con protagonista Dakota Johnson, affiancata da Sydney Sweeney, Celeste O’Connor, Isabela Merced, Tahar Rahim e Adam Scott. Alla regia c’è S.J. Clarkson, al suo debutto al cinema dopo una carriera Tv: tra i suoi lavori “Collateral” (2018) e “Anatomy of a Scandal” (2022), miniserie entrambe su Netflix.
La storia. New York, anni Duemila. Cassandra Webb è una donna paramedico sulla trentina. Rimasta orfana dalla nascita, diffida degli altri e non si affeziona a nessuno. Lavora gomito a gomito con l’amico Ben Parker. Rischiando la vita durante un soccorso stradale, Cassandra scopre di avere dei poteri straordinari che però non controlla: anticipa il futuro, rivivendo più volte gli stessi accadimenti. Spaventata, si rifugia in se stessa. Salendo poi su un treno, si imbatte in tre giovani – Julia, Anya e Mattie –, che di lì a breve saranno aggredite dallo spietato Ezekiel Sims. Cassandra scorge il pericolo grazie a una visione e così fa di tutto per mettere in salvo le ragazze, esponendosi anche lei alla furia vendicativa dell’uomo…
Dopo “Venom” (2018, 2021) e “Morbius” (2022), prosegue lo sviluppo da parte della Columbia Pictures di progetti legati ai fumetti Marvel. “Madame Web” viaggia, infatti, lungo tale binario, richiamando molti degli aspetti tipici dei kolossal da fumetto. Il film mette al centro un’eroina apparentemente ordinaria, chiamata a venire a patti con poteri inaspettati, ossia la possibilità di anticipare e cambiare corso a eventi imminenti, e al contempo ad affrontare i rimossi del passato, dall’abbandono materno alla sfiducia nei legami affettivi. Oltre a cammino di formazione e scoperta di sé, Cassandra apprenderà la grammatica dei sentimenti trovandosi forzatamente a condividere le giornate con le tre adolescenti. Dal fastidio iniziale, passerà a un ingovernabile istinto di protezione sino ad avvertire tenerezza e attaccamento.
Nell’insieme il film “Madame Web” presenta una buona confezione formale-visiva e validi effetti speciali; se gli attori in parte contribuiscono alla riuscita del racconto, a latitare un po’ è il copione che si perde in lungaggini e in soluzioni poco convincenti. Il film soffre per una lunga introduzione, per poi avvitarsi sbrigativamente nelle sequenze finali; uno sbilanciamento che toglie compattezza e ne depotenzia il pathos. Consigliabile, semplice.
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