Chi era Alexei Navalny?
Alexei Navalny è morto questa mattina nella colonia penale n. 3 dell’Okrug autonomo di Yamalo-Nenets colpito da un malore mentre stava facendo una passeggiata. L’intervento tempestivo, pochi minuti, di una squadra medica di emergenza non è stato sufficiente per salvare la vita dell’ormai noto oppositore di Putin. Navalny, principale oppositore dell’attuale leader del Cremlino era in carcere già dall’estate del 2021, peraltro dopo esser stato vittima di un avvelenamento che lo aveva portato ad un passo dalla morte. Stava quindi scontando una condanna di 3 anni e 6 mesi con l’accusa di appropriazione indebita di 30 milioni di rubli ai danni dell’azienda Yves Rocher. Nel passato era stato fermato diverse volte per aver partecipato a manifestazioni di protesta contro Putin e per denunciare la corruzione dilagante nel suo Paese. A guerra già iniziata era stato nuovamente accusato e condannato per “frode”, ritenuto colpevole di essersi appropriato illegalmente di proprietà di altre persone e di aver carpito la loro fiducia con l’inganno. Navalny era richiuso A gennaio 2021 Navalny era stato condannato a 3 anni e 6 mesi per appropriazione indebita di 30 milioni di rubli ai danni dell’azienda Yves Rocher, mentre in passato era stato più volte fermato per aver partecipato e promosso in Russia a manifestazioni di protesta contro Putin per denunciare la corruzione dilagante nel suo Paese. Ma chi era Alexei Navalny e quali erano le accuse in base alle quali gli era stata tolta la libertà.
Alexei Navalny, 47 anni, era un avvocato. Era un attivista anti-corruzione, membro del Consiglio di coordinamento dell’opposizione russa, leader e fondatore del Partito Democratico del Progresso – Russia del futuro, ma soprattutto è stato forse il critico più ostinato di Putin e del suo Governo. Figlio di imprenditori, Navalny cresce in Ucraina, si laurea in giurisprudenza alla Peoples Friendship University of Russia e quindi si specializza in mercati finanziari e perfeziona i suoi studi grazie anche aud una borsa di studio presso la Yale University. Grazie alla sua esposizione e al suo utilizzo dei social, Navalny poteva contare su un nutrito gruppo di followers, circa 10 milioni. Decine i report da lui confezionati e pubblicati durante la sua vita tutti tesi a denunciare e a provare senza ombra di dubbio la forte e diffusa corruzione in tutto il paese. Su di lui si erano caricate ed infiammate. Un’attività di grande esposizione che inevitabilmente lo aveva portato ad essere esposto nonché a numerosi arresti e condanne, alcune sospese, per motivi politici che di fatto poi gli avrebbero impedito di candidarsi alle elezioni del parlamento russo. È arrivato secondo, nel 2013, come sindaco di Mosca, dietro al candidato sindaco nominato da Putin. Nel 2018 invece, sia la Commissione elettorale centrale russa sia la Corte suprema russa lo escludono dalle elezioni presidenziali proprio a causa di una condanna penale. Tutti ricordano poi quanto gli accade nell’agosto 2020, quando viene ricoverato in gravissime condizioni dopo essere stato avvelenato con un agente nervino durante un volo da Tomsk a Mosca. Curato a Berlino in maniera adegua, dopo alcuni mesi, a gennaio, torna in Russia dove viene immediatamente arrestato, a Mosca, reo, secondo la giustizia, di aver violato i termini di una precedente pena detentiva sospesa. Non era la prima volta comunque che qualcuno attentava alla sua vita. Già nel 2017 un uomo aveva cercato di colpirlo con un liquido antisettico sulla faccia danneggiandogli la vista. Inoltre, nel 2019 era stato ricoverato in ospedale per un sospetto avvelenamento mentre era in prigione. Nella sua ultima inchiesta, pubblicata anche dalla FBK, Navalny accusava Putin di aver utilizzato alcuni fondi, ottenuti in maniera fraudolenta, per costruire la sua lussuosissima villa sul mar Nero e non aveva esitato a dire che, in quella occasione, era stata elargita la tangente più grande del mondo. Al momento, le autorità russe, riguardo il suo decesso, fanno riferimento a cause naturali.
The post Chi era Alexei Navalny? first appeared on AgenSIR.
(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)