Capodrise. Strangolò la madre: processo iniziato per Plumitallo, secondo i periti infermo di mente
Strangolò la madre: Francesco Plumitallo è comparso mercoledì dinanzi alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere: secondo i periti era totalmente infermo di mente al momento del fatto ma è socialmente pericoloso.
Spetta alla Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere composta dal presidente dottor Roberto Donatiello, Giudice a Latere Honoré Dessi e sei giudici popolari, decidere le sorti del giovane ventinovenne di Capodrise, Francesco Plumitallo, reo confesso di aver strangolato la propria madre Patrizia Lombardi Vella, detta Rosa, di 55 anni.
Per la Procura della Repubblica in udienza era presente il Pubblico ministero dottor Giacomo Urbano, titolare dell’indagine, con il quale la difesa ha concordato una sorta di “patteggiamento probatorio” con l’acquisizione di tutti gli atti compiuti nella fase delle indagini preliminari che sono stati acquisiti al fascicolo del dibattimento.
Per la cronaca l’omicidio accadde il mattino di martedì 14 novembre scorso in un appartamento in via Santa Maria degli Angeli.
Secondo quanto ha raccontato Francesco, egli stava facendo colazione con la mamma. A un certo punto senza motivo egli le si avvicinò e la strangolò’ e quando ambedue finirono a terra il giovane l’accarezzò senza rendersi conto di quello che aveva commesso.
Fu lo stesso giovane poi a chiamare la polizia per confessare l’accaduto mentre era in preda a una crisi confusionaria.
Il Giudice per le Indagini Preliminari, la dott.ssa Grammatica con incidente probatorio dispose la perizia psichiatrica nei confronti di Francesco Plumitallo e accolse la richiesta di immediato esame del Pubblico Ministero dott. Giacomo Urbano.
Durante l’incidente probatorio venne sentito il perito del Giudice, lo psichiatra dottor Raffaele Sperandeo, poi il consulente della difesa, dottor Giovanni D’Angelo, e ambedue conclusero che Francesco era completamente infermo di mente al momento dei fatti perché affetto da schizofrenia cronica.
A chiedere la perizia – durante l’udienza di convalida – erano stati i difensori di Plumitallo, gli avvocati Raffaele (nella foto) e Gaetano Crisileo che martedì hanno partecipato alla prima udienza dibattimentale.
Francesco attualmente è nell’articolazione psichiatrica del carcere sammaritano e in udienza è apparso completamente assente, con lo sguardo nel vuoto.
Dopo l’udienza de qua. in cui le parti hanno presentato le loro rispettive prove, il processo è stato aggiornato al 18 marzo prossimo.
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