Caserta. ‘Utopie del SUD’: sagace recensione di Pasquale Iorio per il libro in presentazione venerdì da Feltrinelli
Le utopie del Sud. Viaggio tra miti e utopie dell’Italia meridionale dal XII al XIX Secolo di Mario Schettini (Autore) Magenes, 2023.
Il nuovo libro di Mario Schettini, studioso del mezzogiorno, ha il grande merito di farci conoscere alcuni aspetti della storia del nostro paese nella fase di passaggio tra l’epoca borbonica e l’unità d’Italia. Lo fa senza scadere nei toni nostalgici e conservatori dei neoborbonici. Ma in modo scientifico ci porta a capire come le città, con le loro trasformazioni e la loro organizzazione umana dello spazio, possono rappresentare un osservatorio privilegiato per comprendere l’evoluzione storica di un popolo e di una nazione. Infatti, il volume, partendo dalla fondazione e dallo sviluppo urbanistico di alcune ‘città simbolo’ dell’Italia meridionale, diventa un viaggio ideale attraverso i miti e le utopie che il Sud è stato in grado di immaginare e realizzare in 700 anni di storia. Dagli Svevi ai Borbone delle Due Sicilie, da Manfredonia a Battipaglia, sono tracciati e studiati vari esempi di città ‘ideali’ attraverso cui rileggere gli eventi che hanno determinato la storia dell’Italia meridionale e la sua struttura sociale. Dalla sua ricerca emerge come il Sud preunitario sia stato capace di produrre cultura e bellezza e dare vita a comunità ‘resilienti’, fondate sui principi della solidarietà e della pace realizzando in molti casi vere e proprie avanguardie locali che hanno anticipato i più vasti fenomeni europei. Dalla rilettura dei casi emblematici delle ‘utopie’ realizzate nel Mezzogiorno d’Italia, appare evidente in che modo si cercò di tradurre in pratica una visione della società e dell’economia tutta meridionale, sia nel pubblico che nel privato. Il libro di Mario Schettini appare interessante, di grande portata culturale. Infatti, l’autore è stato in grado di raccontare una storia nella storia, facendo compiere al lettore un viaggio pieno di scossoni, che lo hanno reso più stimolante. Egli racconta l’evoluzione storica prima di un popolo e poi della nazione, parlando di come si sia trasformato e organizzato lo spazio reso dalle città. L’autore inizia il suo percorso descrivendo alcune città dell’Italia meridionale dando una visuale dal principio, con la fondazione e lo sviluppo di tipo urbanistico di queste città. In questo modo ci consente di conoscere in modo più approfondito la storia dell’Italia, di come sia stata governata, attraverso miti, eventi e informazioni varie. Il racconto, che prende come esempio 15 città simbolo del Sud, può offrire l’occasione per apprezzare maggiormente la cultura e il fascino del nostro Paese. Molto interessante è la visione che l’autore ci offre dell’Italia preunitaria, quando nel Sud si sono realizzate delle comunità in grado di attuare progetti che nel resto dell’Europa ancora non erano stati fatti. In quella fase nel Mezzogiorno non solo vigeva una sorta di patto di solidarietà che teneva tutto in equilibrio ma si creava bellezza e cultura, si mettevano le basi per una solidità in vari settori. La visione utopica che spingeva al movimento si basava sulla solidarietà, l’uguaglianza, sull’innovazione, ed era un vero e proprio atto rivoluzionario, avanguardistico, che andava esportato già solo nell’idea. Per questi motivi il libro di Mario Schettini va letto con grande attenzione, mettendoci la stessa cura che ha usato lo scrittore per realizzare quest’opera. Il volume è reso ancora più interessante, al di là delle informazioni raccolte e rimandate in modo molto chiaro, dalle immagini che danno ancora più valore alle parole. A quella che una volta si chiamava Campania Felix l’autore al fatto nel volume ha dedicato cinque capitoli significativi: 2 dedicati alla realtà di Terra di Lavoro con la descrizione della fattoria sperimentale della Reale delizia di Carditello, a cui si affianca quella della comunità presocialista di San Leucio con l’utopia di Ferdinandopoli; 1 a Benevento con Cerreto Sannita, la città prnsata; 1 a Napoli con l’utopia sociale della Reggia dei poveri, ed infine 1 a Salerno con l’utopia agricola di Comporesi di Battipaglia.
(Pasquale Iorio – Le Piazze del Sapere – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)