La reginella santa dei napoletani
Consacrata a Maria Santissima sin dalla tenerissima età, Maria Cristina di Savoia, la reginella santa, si spense a soli 23 anni
di Stanislao Scognamiglio
ERCOLANO | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI –Tra le mura di Villa Campolieto, fiore all’occhiello della settecentesca architettura vesuviana, acquisita nel 1977 dall’Ente per le Ville Vesuviane, alle ore 10.30 di sabato 3 febbraio il convegno sul tema Per il popolo e per il cielo.
Un evento curato dalla Fondazione Ente Ville Vesuviane e organizzato in sinergica unità d’intenti con il gruppo di Alleanza Cattolica della Campania per celebrare Maria Cristina di Savoia, la reginella santa dei napoletani, a 10 anni dalla sua beatificazione.
Maria Cristina Carlotta Giuseppina Gaetana Efisia di Savoia è nata a Cagliari, il 14 novembre 1812, dove la famiglia reale Savoia viveva in esilio, a seguito dell’occupazione del Piemonte da parte delle truppe napoleoniche.
Ventenne, il 21 novembre 1832, ha convolato a nozze con Ferdinando II di Borbone, re delle Due Sicilie.
Passati poco più di tre anni dal matrimonio, il 16 gennaio 1836 a Napoli, ha dato alla luce il tanto atteso erede al trono Francesco Maria Leopoldo di Borbone.
Purtroppo però, per complicazioni sopravvenute durante il parto, è stata colta da febbre puerperale. Ulteriormente aggravatasi, quindici giorni dopo … in piena comunione con Dio … si è addormentata nell’abbraccio del Signore.
Nei pochi anni di vita, soli 23 anni e due mesi, consacrata a Maria Santissima sin dalla tenerissima età, sempre più rafforzando i suoi sentimenti religiosi, è stata estremamente devota e fervente cristiana.
Avviato il processo di santificazione della defunta regina, con proprio decreto del 10 luglio 1859, il sommo pontefice Pio IX, introducendo la causa di beatificazione, l’ha proclamata venerabile.
Circa duecento anni dopo, riconosciuto un miracolo operato per intercessione della reginella santa, papa Francesco l’ha dichiarata beata. Perciò, il 25 gennaio 2014, nel corso di una solenne concelebrazione, tenuta nella Basilica di Santa Chiara a Napoli, pantheon dei sovrani borbonici, presieduta dall’eminente cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, è stato tenuto il rito di beatificazione.
Dopo i saluti istituzionali rivolti dalla Dirigenza della Fondazione Ente Ville Vesuviane, l’attenzione del pubblico presente sarà focalizzata sull’esposizione delle due conferenze programmate per l’occasione, tenute rispettivamente dai graditissimi relatori:
- Tommaso Tartaglione, vicepresidente del Centro Studi della Provincia di Caserta Antica Terra di Lavoro, responsabile organizzazione eventi di Alleanza Cattolica in Campania – Il regno di Ferdinando e Maria Cristina. L’esempio napoletano;
- Francesco Pappalardo, storico, responsabile della Biblioteca del Senato della Repubblica Italiana e direttore della rivista Cristianità – Sovranità, sovranismi e bene comune.
Inoltre, l’evento prevede la rappresentazione di alcune scene teatralizzate allestite dell’associazione napoletana Be Time Università del Tempo Libero.
Al termine del convegno, accompagnati in vista guidata dai soci-attori della compagine i partecipanti al potranno visitare liberamente e gratuitamente la sontuosa Villa Campolieto, posta lungo il tratto del Miglio d’Oro, ricadente nel comune di Ercolano.
Inoltre, data la particolarità dell’occasione saranno esposte alla pubblica venerazione alcune reliquie della Beata.
Gli organizzatori, nell’invitare la cittadinanza a prendere parte alla manifestazione, ricoda che l’ingresso in villa e la possibilità di parcheggiare l’auto nel parcheggio è del tutto libero e gratuito.
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