A tirare in ballo il nome di Matteo Salvini come persona che si sarebbe dovuta occupare delle nomine nelle società partecipate dal governo sostenuto dalla Lega, non è un passante ma il sottosegretario del Carroccio, Federico Freni. Il 4 agosto del 2021 Tommaso Verdini chiede a Freni via WhatsApp il numero dell’Ad di Ferrovie dello Stato Luigi Ferraris, da poco nominato dal governo Draghi al vertice della holding che controlla Anas dove l’Ad Massimo Simonini spera in una proroga.

Verdini jr quel giorno scrive al sottosegretario Freni: “L’attuale Ad (Simonini che è un amico) voleva mandargli un messaggino per dargli la sua disponibilità”. L’allora sottosegretario al ministero dell’Economia con Draghi (tuttora al suo posto) non ha il numero ma il 5 agosto 2021 Verdini Jr, per la Gdf, “manifesta tutto il suo interesse verso la riconferma di Simonini: ‘Inoltre ti dico se confermassero Simonini, l’attuale Ad (…) è roba nostra’, mentre Freni sembra chiederne il ruolo: ‘Come pres o consigliere’ aggiungendo: ‘Poi al resto pensa Matteo’”. La Gdf non fa commenti, ma dal contesto sembra chiaro si tratti del segretario della Lega.

La Guardia di Finanza nella sua informativa del 16 gennaio 2024 esamina la chat tra Freni e Verdini jr. La confidenza era tale che Tommaso condivideva con il sottosegretario alcuni screenshot della chat del gruppo ‘team Pileri’ con Verdini e Simonini. Non solo. Emerge un rapporto triangolare con Massimo Bruno, direttore relazioni istituzionali di Fs, nell’occasione di una cena altolocata.

Il 30 novembre 2021, Verdini jr invia a Bruno lo screenshot della conversazione WhatsApp tra lui e il sottosegretario Freni avvenuta secondo la Gdf proprio mentre è in corso la cena al Pastation. Secondo la Gdf c’erano Denis e Tommaso Verdini, il socio Fabio Pileri, l’allora Ad in uscita da Anas Massimo Simonini, l’imprenditore Antonio Veneziano e il sottosegretario Federico Freni che, a quanto vanta Pileri con un dirigente Anas, “si è messo subito a disposizione”, per la Gdf “nell’interesse di Simonini per un’utile ricollocazione”.

Così le Fiamme Gialle spiegano il senso dello screenshot della chat Verdini-Freni. Verdini junior avrebbe inviato a Freni un messaggino di nascosto ai commensali su un appuntamento che solo lui conosceva e che era in preparazione tra l’Ad di FS appena nominato e un Matteo, che pare anche qui proprio Salvini.

Freni, per la Gdf, “pur prendendo parte all’incontro sembra voler informare l’interlocutore di alcune notizie apprese sul tema che stanno verosimilmente affrontando i presenti ricorrendo a Whatsapp presumibilmente per non rivelare le medesime notizie agli altri convenuti. Si tratta nello specifico di un incontro programmato tra Ferraris e Matteo (non si esclude possa trattarsi dell’attuale ministro delle infrastrutture) per cui Freni si riserva di comunicare ulteriori dettagli”. Sempre per la Gdf, Freni “con tono scherzoso sembra ammonire Verdini Tommaso di essere l’interlocutore privilegiato sull’argomento trattato nell’interesse di Simonini Massimo: ‘Ferraris 9 o 10 da Matteo. Ora ti dico. A me le dovete chiedere ste cose’”.

Sembra quindi che Freni si vanti con Verdini di essere lui l’uomo giusto per capire i rapporti tra il leader della Lega e il numero uno delle Fs. I messaggi di Freni a Verdini jr sono seguiti da emoticon.

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Il giorno dopo Freni scrive a Verdini jr che sta per fissare un incontro con il Capo Relazioni Istituzionali Fs, Massimo Bruno: “Scrivo a Bruno e fisso direttamente?”. Tommaso risponde a Freni: “Yes aspettava te”.

Nel settembre 2021 le chat e gli appunti trovati a Verdini junior fanno pensare a un paio di incontri con Freni al ristorante e in ufficio. C’è anche traccia di una visita al Mef dell’ex ad di Anas Simonini il 20 ottobre 2021. Il 17 novembre 2021 Pileri suggerisce di tenere Simonini almeno come dg e Freni risponde “Why not”. Il 19 novembre Freni invia “la foto in formato jpg di un documento recante le nuove nomine dell’Ad e del presidente Anas da formalizzare in Cda”.

Il 3 dicembre del 2021, Freni e Verdini si scambiano anche messaggi riguardanti la partecipazione di entrambi gli interlocutori alla prima del Teatro La Scala. Come è noto, i biglietti furono pagati dall’imprenditore Gianluca Zelli e secondo la Guardia di Finanza avrebbero il valore (per coppia) di 7 mila euro. Nelle chat del telefono di Verdini jr, agli atti, ci sono molti messaggi anche con il manager Fs Massimo Bruno. Per la GdF i biglietti della Prima sarebbero stati offerti anche a lui da Verdini jr ma il manager non risulta aver accettato. Alla fine il lavorio di Verdini e Pileri non porta al risultato sperato. Simonini a dicembre viene sostituito da Aldo Isi. Però gli amici del ‘team Pileri’ non mollano mai. Su Signal, il 9 maggio 2022, Pileri inoltra a Verdini jr il messaggio inviato a Freni da Simonini: “Ciao Federico mi serve il tuo supporto mi dicono da Fs che il Mef dovrebbe in qualche modo fare una nota che sostanzialmente dica che nonostante non sia più Ad di Anas posso mantenere l’incarico di commissario straordinario dei due interventi a me attribuiti (E78 e SS 106 Ionica)”. Pileri scrive a Verdini: “Gli risponda e gli dia una mano cerchiamo almeno di fargli tenere queste opere con il commissariamento”. Freni la mattina replica a Verdini Jr: “Mi ha scritto e vedo subito”. Il commissario Simonini è ancora al suo posto. Il sottosegretario Freni anche.

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