Il regno della pasta è a Napoli, al Sea Front pasta in tutti i modi.
Un concept molto innovativo quello che si trova a piazza Municipio a Napoli, che coniuga l’antica tradizione della famiglia Di Martino (pastai gragnanesi) con la modernità d’oggi.
Il locale offre due tipologie di formule: al piano terra troviamo il take away che comprende piatti di pasta della tradizione d’asporto.
Mentre al secondo piano troviamo il ristorante presente nella prestigiosa Guida Michelin.
Un arredo minimal conviviale ed elegante, un lungo bancone senza barriere con cucina a vista, più che a ristorante sembra di essere a teatro dove ci si sente cullati dalla maestria degli chef.
Carta vincente quella di affidare la composizione del menù a Peppe Guida, grande conoscitore ed esperto nel mondo della pasta.
Al comando della cucina troviamo un altrettanto notevole chef Gianluca Pisacane affiancato dal suo team.
Al Sea Front ampia scelta di menù, in carta puoi trovare ziti alla genovese, candele al ragù napoletano ma anche piatti di mare come le linguine alle vongole veraci, umami napoletano e fumo d’ulivo.
Scelta più che giusta è quella di affidarsi ad un menù degustazione così da poter provare le diverse pietanze.
Ho optato per il menù degustazione la “Tradizione” composto da 5 portate.
Si parte con un amuse bouche, una frittatina di pasta napoletana con salsa piccante alla base.
A proseguire linguine con aglio, olio e colatura di alici di Cetara, un vero e proprio umami.
Si passa ai mezzi paccheri con coniglio alla cacciatora, finferli e piperna, sapore rustico intenso ed aromatico.
Tanto atteso il momento del signature dish del ristorante, la “Devozione”, ovvero lo spaghetto al pomodoro.
Quattro minuti di cottura in acqua bollente e quattro minuti di cottura nella padella antiaderente con il pomodoro. Il risultato è un’esplosione di gusto ed un sapore armonico al palato, geniale servirlo come predessert.
Ho voluto aggiungere fuori menù un dessert, “Dalla Sicilia a Napoli” una reinterpretazione del cannolo siciliano.
Notevole cura e creatività nella composizione e nell’impiattamento.
In conclusione la piccola pasticceria con i capi saldi della tradizione napoletana: sfogliatella riccia e frolla, pastiera e la caprese.
Ampia carta di vini, tra cui fermi, spumanti e champagne.
Un mini tour enologico che parte dalla Campania e passa per svariate regioni italiane.
Durante il pranzo ho potuto apprezzare due piatti che mi hanno stupito, per il concetto e la modernità.
Lo spaghetto aglio olio e colatura di alici di Cetara. Grande bilanciamento di sapori, spinta e sapidità data dalla colatura che contrasta con l’amido zuccherino della pasta, il tutto creando un gusto umami ma allo stesso tempo armonico al palato.
Il secondo piatto che mi ha colpito è stato senz’altro la Devozione, un piatto che può sembrar banale ma racchiude un sapore millimetrico dato dalla manualità e attenzione dietro di esso.
In conclusione ho apprezzato molto il pensiero che sposa questo format e ho riscontrato tanta passione trasmessa nei piatti proposti.
Al Sea Front un vero e proprio viaggio di sapori nel mondo della pasta.
di Vincenzo Carbone
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)