Allerta aflatossina B1: fichi secchi gravemente contaminati
Un lotto di fichi giganti del marchio Ventura non adatto alla vendita: è questo il contenuto della notifica di richiamo alimentare che il Ministero della Salute ha diffuso nelle scorse ore attraverso un’apposita sezione del suo sito ufficiale, in modo da salvaguardare la salute dei consumatori per rischio microbiologico legato ad aflatossina B1. Il provvedimento riguarda l’Italia, con gli Ispettori del Sistema Rapido di Allerta Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi che hanno vietato la diffusione di un preciso articolo. Si tratta per l’appunto di è un lotto di fichi giganti del marchio Ventura offerti al pubblico in confezione da 300 grammi nei punti vendita Gran Mercato. Il richiamo è stato effettuato a titolo precauzionale. Questi gli estremi per riconoscere la confezione: lotto 350020356/2-11-795-23 di fichi giganti Ventura prodotti nello stabilimento Çarş Mah. Osman Akça Sok. No:41Köşk, Aydn 09570 in Turchia. La data di scadenza o termine minimo di conservazione è giugno 2024. Nome del produttore: Osman Akça A.Ş. I controlli effettuati da alcuni campioni hanno portato all’emergere di una problematica considerata grave. La contaminazione è ingente e ha portato il personale sanitario del RASFF a definire grave il livello di allarme di questa situazione per la salute dei consumatori. La presenza di Aflatossine è superiore rispetto alle normative vigenti all’interno del territorio dell’Unione Europea, con il RASFF che risponde in maniera diretta alla Commissione Europea. Il livello di Aflatossine B1 scovato è superiore, rispetto ad un limite massimo tollerabile di 6,0 µg/kg – ppb con una concentrazione di 12,9 ± 5,7 µg/kg. Le aflatossine hanno un elevato grado di tossicità e sono capaci di creare danni alla salute sia a breve termine che in maniera cronica. Il fegato è l’organo più esposto ai rischi delle aflatossine e, in particolare, di quelle del gruppo B1. L’aflatossina B1 ha un’azione sui geni e sullo sviluppo del cancro al fegato. La coltura a maggiore rischio di contaminazione da aflatossina B1 è il mais insieme ai suoi prodotti derivati. Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda pertanto ai consumatori di prestare attenzione all’allerta alimentare in questione. L’aflatossina è altamente tossica e può causare gravi danni alla salute di persone e animali. Tali tossine non vengono distrutte con la cottura.
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