Nel 75° della Dichiarazione universale dei Diritti dell’uomo un grido unanime contro tutte le guerre, per il “Cessate il Fuoco” e la Pace tra Russia e Ucraina e tra Israele e Palestina.
La manifestazione è stata organizzata dall’ ISISS “Amaldi – Nevio” in collaborazione con il Movimento internazionale per la Pace e la Salvaguardia del creato III Millennio della provincia di Caserta con il Patrocinio della Città di Santa Maria Capua Vetere e di Capua.
Presenti l’Assessore alla Pubblica Istruzione Edda De Iasio, che ha portato i saluti del Sindaco Antonio Mirra, la collaboratrice della Dirigente Scolastica prof.ssa Anna Piccirillo, la prof.ssa Chiara Santabarbara, referente della Marcia Pace e l’assistente amministrativo Nicola Bovienzo, delegati dalla Dirigente scolastica dell’ISISS “Amaldi – Nevio” Rosaria Bernabei; don Marco Pascarella che ha benedetto l’Albero della Pace, il padre ucraino Marian Lemchuk, la Croce Rossa l’ AVO, Edgardo Olimpo “Art. 11 – Promotori di Pace”.
Ha partecipato una rappresentanza di tutte le scuole sammaritane, gli Istituti Comprensivi: Principe di Piemonte, Uccella, R. L. Montalcini, Gallozzi e Scuola secondaria di 1° grado Gallozzi e gli Istituti Secondari di 2° grado: ITES “L.Da Vinci” e ISISS “Righi-Nervi Solimena”.
La Fiaccola della Pace è stata portata dalla Presidente del Movimento Internazionale per la Pace Agnese Ginocchio, ente promotore della storica mobilitazione dedicata ai percorsi della memoria dei100 anni di guerre, e consegnata dalla stessa, alla presenza delle Istituzioni, della vice preside e dei delegati della Dirigente scolastica Rosaria Bernabei ( assente per motivi di salute), a Omar Suleiman rappresentante della Comunità palestinese Campania, presente anche il padre ucraino Marian Lemchuk.
E’ stata invocata Pace tra Israele e Palestina, fine del massacro nella Striscia di Gaza, l’applicazione della formula dei “due Stati per i due Popoli”, la Pace tra Russia e Ucraina ed il “Cessate il fuoco” nei paesi in guerra. La Marcia con a capo la Fiaccola è partita dalla sede del Nevio in p.zza Bovio per attraversare le strade della città del foro e terminare presso la sede centrale in Via Mastantuono, dove sono avvenuti tutti gli interventi delle Istituzioni, degli alunni e, come da cerimoniale della storica mobilitazione, la messa a dimora dell’Albero della Pace, sulla cui targa sono state riportate le dediche pronunciate al momento dell’accensione della Fiaccola della Pace e la dedica in memoria di “Vittorio Arrigoni” testimone di Pace.
Prima di terminare la sottoscrizione da parte di tutte le Istituzioni presenti, rappresentanti alunni e associazioni, della Mozione di Pace “Cessate il fuoco – due stati due popoli” da inviare al governo. Una fiumana di studenti ha animato le strade cittadine esibendo striscioni e cartelloni sui quali vi erano state riportate frasi sulla Pace. In capo al corteo accanto alla Fiaccola della Pace, una bandiera ucraina con accanto le bandiere della Pace, della Palestina, di Israele, dei Diritti umani e della Nonviolenza.
Interventi:
Omar: sono felice di stare qui, in questa bellissima Città. Il mio villaggio è sotto occupazione militare, sono venuto in Italia a studiare, sono 45 anni che sono in Italia, in 45 anni sono riuscito a tornare due volte nella mia terra a trovare i miei parenti , i miei fratelli, e i miei amici. Nel mio paese c’è l’occupazione militare e quindi ogni volta che cercavo di tornare a casa mia venivo fermato dall’autorità militare che mi puntava il fucile e mi diceva che qui non c’era più casa mia e che dovevo tornarmene in Italia. Voi siete fortunati perché potete andare a scuola quando volete, avete insegnanti che vi insegnano le materie che vi piacciono, siete qui a manifestare per la pace e la giustizia. Ci sono invece molti vostri coetanei in varie parti del mondo che non hanno il diritto alla vita, allo studio e alla libertà. Tra qualche giorno da voi si festeggerà il Natale, una bella festa in cui si festeggia la nascita de Signore che ha salvato il mondo. Quel signore è nato in Palestina, oggi credo ci vuole molta coscienza e molto coraggio per festeggiare il Natale, portare la statuina la notte del 24 e porla sotto l’albero. Quel Gesù bambino oggi non verrà più sotto l’albero perché i suoi coetanei, gli 8000 i bambini palestinesi sono stati trucidati nella Striscia di Gaza, loro non hanno nessuna colpa, sono stati trucidati solo perché palestinesi, trucidati perché sono nati nella Striscia di Gaza, trucidati perché non hanno il diritto alla vita e all’esistenza. Gesù Cristo era palestinese e oggi è insieme ai suoi simili che soffrono sotto l’ occupazione e l’oppressione. L’occupazione è qualcosa di soffocante, toglie il diritto alla vita, all’amore, allo studio, al lavoro, al movimento. Quando sentite che Israele si deve difendere… ma può mai difendersi prendendo di mira i bambini, le donne, gli ospedali, le chiese e le moschee? E’ ora di porre fine a tutto questo e di imporre a Israele il Cessate il fuoco e l’attacco ai palestinesi, per poi arrivare a una soluzione pacifica su indicazione delle Nazioni Unite che chiedono a Israele di ritirarsi dai territori palestinesi occupati e infine vengano liberati tutti gli ostaggi. Grazie ragazzi e a tutti!” A Omar Suleiman il “Movimento per la Pace”, in segno di vicinanza e di solidarietà, a nome della scuola, ha conferito un attestato di “Encomio per la Pace” nel 75° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’uomo, “Per il coraggio e la resistena del popolo palesinese”.
L’assessore alla pubblica Istruzione Edda De Iasio, nel ringraziare tutti i presenti e coloro che hanno contribuito per la buona riuscita della manifestazione, ha ricordato che la manifestazione che si inserisce nella giornata dello studente, è stata importante perché dedicata alla Pace che è un dono che va salvaguardato e che bisogna preservare e costruire ogni giorno con le azioni. “ Siete voi le persone che ci dovete credere. Purtroppo ci siamo abituati a delle scene orrende, ci siamo abituati alla guerra, come se non ci appartenesse, non è così ragazzi perché potrebbe succedere anche qui da noi da un momento all’altro. Voi dovete formare le vostre coscienze e credere che siete gli unici che possono garantirci un mondo di Pace”. Poi ha espresso un Augurio a tutti per un Natale di Pace. Il padre ucraino Marian Lemchuk ha espresso un pensiero invocando la Pace per la sua gente che sta soffrendo a causa della guerra, poi ha indicato la bandiera ucraina sulla quale ha mostrato le firme di tutti i cittadini di origine ucraina partiti per sostenere la resistenza del loro popolo. Quindi un saluto da parte di Edgardo Olimpo ( Art.11 – Promotori di Pace”) , impegnato da anni sul percorso di Pace e già Assessore con delega alla Pace, negli anni passati, il quale ha ricordato il comportamento poco coerente del Governo italiano che in merito alla risoluzione dell’ONU con la quale si chiedeva la tregua ed il “Cessate il Fuoco” si è astenuto dal voto. “Non è un bell’esempio”, a noi il compito di fare pressione perché la Pace è un diritto che va difeso per tutti i popoli!”. Ha concluso. Gli alunni, alla guida di don Marco Pascarella, hanno declamato dei pensieri tratti dalla giornata del Dialogo interreligioso di Assisi e dei pensieri tratti dagli scritti di sant’Agostino. Quindi è seguita la cerimonia di messa a dimora dell’Albero della Pace. E’ intervenuta infine Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, la quale nel ringraziare l’amministrazione e la grande Dirigente scolastica Rosaria Bernabei, per avere aperto le porte della sua scuola che da oggi diventa “Scuola di Pace” (il “Patto di Pace” verrà siglato non appena la Dirigente scolastica si rimetterà dall’influenza e rientrerà a scuola) e dato l’opportunità ai giovani di conoscere che l’alternativa alla violenza, agli scontri di civiltà e alla follia della guerra esiste ed è la strada della Pace, che si applica mediante l’azione della Nonviolenza; poi mostrando la bandiera dove appunto si legge “Nonviolenza”, ne ha spiegato il significato, quindi ha ricordando l’importanza di coltivare la Pace ogni giorno con le azioni, e ha invitato a celebrare un Natale sobrio e diverso dagli altri, in solidarietà con il popolo ucraino e palestinese che stanno soffrendo a causa della guerra e perché “fin quando ci sarà un essere umano intorno a noi che soffre non potremo mai affermare di essere felici e di vivere in Pace o di celebrare il Natale nel suo reale significato . Quel dolore e quella sofferenza ci riguarda e ci tocca tutti da vicino poichè siamo parte della stessa umanità”. “ Siate costruttori di Pace, sceglietela ogni giorno e costruitela con le azioni” per avere un futuro possibile. Noi saremo qui a sostenervi. Sempre!” Ha concluso.
Si ringraziano la Polizia Municipale, la Polizia e i Carabinieri per il servizio ordine e sicurezza e l’assistente amministrativo Sebastiano Palmiero per il reportage foto.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)