Israele-Ucraina: odio chiama odio. Le ‘devastanti’ dottrine Dahiya e Brzezinski: insorgono i Meridionalisti
«Storicamente – dagli Anni ‘50 in poi – con la Guerra di Corea e del Vietnam, Prima e seconda Guerra del Golfo, Guerre dei Balcani (Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia, Kosovo), Guerre civili di Cambogia, Somalia, Afghanistan, Libia e Siria: in tutti questi conflitti (geo)locali gli Stati Uniti d’America – in primis –, nonostante la loro immensa produzione di armamenti terrestri ed aero-navali, la schiacciante superiorità della loro tecnologia bellica e l’imponente dispiegamento di mezzi e truppe, non sono mai riusciti a conseguire la vittoria politico-militare, ma hanno avuto sempre esiti contrastanti, infelici e pesanti perdite.
Allora, come si fa a spiegare al soldato israeliano (in foto) che le truppe statunitensi hanno “perso” la Guerra del Vietnam, l’assedio di Saigon e lo sconfinamento del conflitto in Cambogia? Poco importa. Già negli Anni ‘30, la leadership del futuro Stato d’Israele (in particolare sotto la direzione del padre del sionismo, David Ben Gurion) aveva ideato e programmato in modo sistematico un piano di pulizia etnica della Palestina.
Lo sterminio della popolazione civile nella Striscia di Gaza e Cisgiordania non è una conseguenza della lotta contro Hamas: è militarmente pianificato. Il “danno collaterale” provocato da bombe e fosforo bianco è diventato “danno intenzionale”. Dalla seconda guerra del Libano del 2006 ad oggi, Israele applica la dottrina Dahiya (emulata dagli U.S.A. in altre regioni del Medio-Oriente) e ogni giorno gli israeliani pagano un prezzo alto, per la sopravvivenza del loro (stesso) popolo e dell’esistenza del loro (stesso) stato.
Come si fa a spiegare al cittadino comune ucraino che l’inizio dello scontro diretto con la Russia, del 24 Febbraio 2022, poteva essere fermato e sedersi a negoziare? Poco importa. Per Governi e mass-media “liberali, plurali e democratici” filo-occidentali gli orrori li compiono solo i russi e Hamas, quello di Israele ed Ucraina è semplicemente diritto alla difesa.
La dottrina Brzezinski imposta dallo “zampino” anglo-americano ha cambiato le sorti dell’Ucraina. Il paese più esteso d’Europa, grande due volte quello dell’Italia. Ma, uno dei paesi più poveri del continente, con un indice di corruzione molto elevato, nonostante le ricchezze di risorse naturali e di un suolo tra i più fertili del pianeta, oggi completamente da bonificare da ordigni esplosivi e residuati bellici.
Le guerre dirette o “per procura” non si vincono solo sul terreno di battaglia, ma soprattutto con la penna in mano e seduti sui tavoli delle conferenze di pace o diplomatiche, che le seguono o le accompagnano.
Divide et Impera. Ecco appunto, i nostri avi latini arrivavano alla concretezza, prima dell’Occidente moderno, che si fa esportatore di “valori di libertà e democrazia!”.
Ma, le politiche dell’Autodeterminazione dei Popoli, le Dichiarazioni dei Diritti Universali dell’uomo, la Convenzione di Ginevra, ecc.?…Possono attendere!».
(Michele Filipponio – dirigente politico del Partito Meridionalista – (Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)