Campania. ‘CNA Nord’ al fianco degli allevatori bufalini e per la tutela di tutto l’indotto
Pirateria alimentare, Santo: “Solo dando forza alle nostre eccellenze si contrastano Italian sounding e fake food. La nostra battaglia al fianco degli allevatori“.
Cna Campania Nord ha partecipato con il suo presidente Vincenzo Santo all’evento della Fondazione UniVerde “L’arte del pizzaiolo napoletano” che si è svolta a Napoli lo scorso 7 dicembre portando il suo contributo al focus sull’agropirateria e i fake food.
«L’Italian sounding è il nemico più grande della nostra enogastronomia. Il richiamo a prodotti campani e più in generale italiani sui mercati esteri è ricorrente con vere e proprie ‘trappole commerciali’ costruite ad arte per attirare l’utente-acquirente – ha evidenziato Santo nel suo intervento –
La mozzarella è probabilmente quello che vanta il maggior numero di contraffazioni all’estero, fenomeno che è incrementato in maniera esponenziale anche con l’esplosione degli e-commerce. Prodotti marchiati come mozzarella di bufala campana dop negli ultimi anni sono stati sequestrati in Indonesia, in Cina e in Giappone.
Accanto all’azione di controllo, ne va fatta una di ‘legittimazione’ delle nostre eccellenze. In questo quadro è preoccupante l’atteggiamento unilaterale di diverse istituzioni nei confronti degli allevatori bufalini impegnati da mesi in una battaglia a difesa del comparto.
Come Cna Campania Nord abbiamo assunto una posizione chiara a loro sostegno: non è abbattendo in maniera indistinta i capi bufalini che si risolve il problema dell’eradicazione della brucellosi.
Per poter ingaggiare una vera e propria lotta alla pirateria alimentare è necessario innanzitutto dare forza alle nostre eccellenze, evitando disastri come quello attuale con gli allevatori».
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