Gli “stati generali” del patrimonio immateriale campano chiudono a Paestum la prima rassegna IPIC della Regione Campania
Le pratiche tradizionali connesse a saperi, celebrazioni, espressioni e cultura agro-alimentare sono state protagoniste della Prima Rassegna del Patrimonio Immateriale della Campania, in programma al NEXT di Capaccio Paestum dal 1° al 3 dicembre. Un evento unico nel suo genere, con oltre 70 stand espositivi, dibattiti, incontri, laboratori, dimostrazioni, degustazioni e concerti per conoscere il patrimonio culturale immateriale campano iscritto all’IPIC (Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano), con le sue produzioni artistiche e artigianali, riti e feste, musiche e performance artistiche, pratiche rurali, gastronomiche ed enologiche che rendono straordinaria la Campania.
L’evento si è concluso questa mattina con un incontro dedicato al “Patrimonio Culturale Immateriale a vent’anni dalla Convenzione UNESCO: Scenari internazionali e nazionali”, con la partecipazione – tra gli altri – di Elisabetta Moro, professore di Antropologia culturale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli, Pier Luigi Petrillo, Cattedra UNESCO Unitelma Sapienza, Alfonso Pecoraro Scanio, Fondazione UniVerde, Maurizio Di Stefano, Icomos Italia, Stefano Pisani, Sindaco di Pollica, Patrizia Nardi, Referente dell’elemento Rete delle Feste delle Grandi Macchine a spalla Italiane, Marina Fumo (L’arte dei Muretti a secco), e i rappresentanti di altre comunità emblematiche di beni UNESCO come L’Arte del pizzaiuolo napoletano, che ha celebrato 6° anniversario del prestigioso riconoscimento. Ha moderato l’incontro la giornalista Marianna Ferri.
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