Per Giulia bruciate tutto
La vicenda di Giulia Cecchettin si è conclusa nel peggiore dei modi. La 22enne scomparsa sabato 11 novembre è stata ritrovata il 18, nei pressi del Lago di Barcis (Pordenone). L’ex fidanzato Filippo Turetta, indagato per il suo omicidio, è stato fermato in Germania e oggi è atteso in Italia. Mentre la procura di Venezia coordina le indagini e valuta l’ipotesi delle premeditazione, la morte di Cecchettin è diventata simbolo di un problema – quello dei femminicidi – che al momento nel nostro Paese non sembra vicino alla soluzione.
Cosa è successo a Giulia Cecchettin
Che il femminicidio sia figlio della cultura patriarcale è noto. Come sradicarla meno. La giurista Tamar Pitch ci ha spiegato come mai, dando alcuni spunti su come riuscirci.
Femminicidi, la giurista Pitch: «Inutile inasprire le pene. Non il patriarcato ma la sua crisi ha ucciso Giulia Cecchettin»
Educare alle relazioni
Negli stessi giorni il governo ha presentato il piano di educazione alle relazioni nelle scuole. Non senza polemiche per la modalità extracurricolare, la durata di trenta ore, e la presentazione sull’onda di negatività della morte di Cecchettin. Oltre che sull’esperto scelto per la coordinazione del piano: Alessandro Amadori.
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Amadori, scelto da Valditara per combattere le violenze di genere nelle scuole e quel libro sulle “donne cattive”. Lui: «Non mi dimetto»
Signal for Help
Se ci si sente minacciati, c’è un segno che si può fare con una mano per segnalarlo agli altri. Ed è grazie a esso se una ragazza a Milano è sfuggita a un’aggressione sessuale nei pressi del Duomo, dove è stata soccorsa da un commesso del McDonald’s.
Il gesto d’emergenza – Signal for Help
Tutta la locura di Javier Milei
«È una notte storica per il paese. Oggi inizia la ricostruzione dell’Argentina». Sono queste le prime parole pronunciate da Javier Milei dopo la vittoria al ballottaggio presidenziale. Il candidato di estrema destra ha avuto la meglio sul peronista Sergio Massa con il 56% dei voti, raccogliendo il plauso – tra gli altri – anche di Donald Trump. L’impressione è che del Loco Milei si parlerà molto nei prossimi anni. Vi lasciamo qualche articolo per iniziare a conoscerlo meglio.
Dalla motosega nei comizi alla sopressione in tv dei ministeri: Chi è Javier Milei in un video
In Argentina la campagna elettorale verso il ballottaggio è stata caratterizzata da una scelta comunicativa figlia dei tempi: deepfake immagini poster propagandistici realizzati dall’intelligenza artificiale.
«Ti stanno mentendo». «L’Argentina è in pericolo». La sfida all’ultimo voto a colpi di AI tra Massa e Milei – I video
Imballaggi, alberi, e inattivismo
Se Milei ha già deciso di cestinare il ministero dello Sviluppo sostenibile, l’Ue continua il proprio percorso verso l’implementazione di politiche verdi. L’ultima, vagliata e approvata dal Parlamento Europeo, è stata la direttiva sugli imballaggi, nonostante le (ormai classiche di queste situazioni) proteste dell’Italia.
Stop alle confezioni monouso e agli imballaggi inutili: cosa cambia con il nuovo regolamento Ue su riciclo e riuso
Nel frattempo, i grandi gruppi industriali e tutti coloro che hanno interessi nel mantenimento dello status quo adottano sempre più spesso una nuova strategia. Non il negazionismo, ma la spinta all’inattivismo.
L’inattivismo: cos’è il negazionismo del nuovo millennio e come riconoscerlo per evitarlo
La verità rimane sempre una: i cambiamenti climatici sono in corso e continueranno per decenni a venire, portando sul mondo e sul nostro Paese un numero sempre maggiore di eventi meteorologici estremi. Un alleato che permette alle città di resistere meglio a ondate di calore e piogge copiose? Il verde pubblico, a patto che si inizia a considerarlo tale.
A Milano i platani vanno in pensione per il clima. Quali sono gli alberi più resistenti per le città?
La misteriosa polmonite cinese
Gli spazi verdi sono spesso ragione per passare del tempo all’aria aperta. I vantaggi sono molti, tra questi un migliore circolazione dell’aria, che riduce di molto la possibilità di contrarre il virus tipici del periodo invernale come l’influenza e (ormai) il Covid. Al momento non è chiaro come, ma qualcosa è andato storto in Cina, dove gli abitanti e in bambini in particolare sono alle prese con una grave e diffusissima epidemia di polmonite.
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