La “Tre Giorni” della diocesi di Aversa per la VII Giornata Mondiale dei Poveri

Ieri, domenica 19 novembre 2023, la diocesi di Aversa, Vescovo S. E. Mons. Angelo Spinillo, ha vissuto e celebrato la terza e conclusiva giornata della VII Giornata Mondiale dei Poveri.
La “Tre Giorni” diocesana è stata caratterizzata da incontri, confronti, riflessioni e condivisioni sulla pregnante tematica/problematica “Povertà” nell’attuale contesto socio-economico. Don Carmine Schiavone, Direttore della Caritas diocesana di Aversa e della Caritas regionale campana, nel presentare le iniziative diocesane ideate per tale significativa “Giornata” ha affermato che il messaggio forte che emerge dal tema scelto quest’anno da papa Francesco per la VII Giornata Mondiale dei Poveri è “sperimentare la povertà sulla propria pelle per renderci capaci di riconoscere i poveri” e il verso “Non distogliere lo sguardo dal povero” – tratto dal libro di Tobia – ci fornisce un avvertimento: “voltare lo sguardo altrove ci impedisce di incontrare il volto di Gesù”.
La “Tre Giorni” ha avuto inizio venerdì 17 novembre, ore 9.30, con la presentazione, nell’Aula magna del dipartimento di Ingegneria dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” di Aversa, del “Dossier regionale della Caritas sulle Povertà” illustrato da Ciro Grassini, sociologo e coordinatore del documento.
In merito al “Dossier” don Carmine Schiavone ha affermato che “Quest’anno il dossier si arricchisce di nuove finestre: dall’impegno di giovani nel servizio civile alla problematica degli sbarchi, dallo svuotamento delle aree interne al tema della natalità, fino alla solitudine degli anziani. Queste criticità vanno lette come nuove forme di povertà, focus specifici che andranno monitorati nel breve e medio periodo”. Sempre nella prima giornata, venerdì 17 novembre alle ore 18.00, nel salone “Casa dei Figli” del Centro Caritas di Aversa, vico Sant’Agostino n. 4, si è tenuto il convegno sul tema della VII Giornata Mondiale della Povertà – 2023 – “Non distogliere lo sguardo dal povero” e la catechesi è stata tenuta da don Marco Pagniello, direttore della Caritas italiana.
La seconda “Giornata”, sabato 18 novembre, ore 9.30, nuovo appuntamento al Centro Caritas “Casa dei Figli” con la presentazione del “dossier” diocesano 2023 “FormAzioni, Buone prassi territoriali per il contrasto alla povertà educativa”, evento organizzato da Eupolis (la Scuola di formazione all’impegno sociale e politico della diocesi di Aversa) in partenariato con l’Ordine degli Assistenti sociali della Regione Campania e ha registrato la partecipazione del variegato mondo associativo ed istituzionale, chiamato a dare il proprio contributo ai tre tavoli di lavoro predisposti dagli organizzatori. Dopo la presentazione del “dossier”, curato dall’Osservatorio Povertà e Risorse della Caritas diocesana si è discusso di buone prassi territoriali, dell’impegno nel mondo della scuola e del ruolo del servizio sociale e professionale nella lotta alla povertà.
Ieri, domenica 19 novembre, giornata conclusiva della “Tre Giorni” diocesana della VII Giornata Mondiale della Povertà, 2023, è stata caratterizzata, ore 10.30, dalla solenne concelebrazione eucaristica, presso il Centro Caritas diocesano di Aversa, presieduta dal Vescovo diocesano Mons. Spinillo e a seguire vi è stata la consumazione del pasto di solidarietà e di condivisione con ospiti e volontari offerto dall’Associazione “Il coraggio dei bambini”, Via Diaz n. 122, Aversa, Presidente Alessandro Cannolicchio, Associazione impegnata nel sostenere la ricerca per la lotta ai tumori cerebrali solidi infantili nell’ambito della Neuro-Oncologia pediatrica.
Si ritiene doveroso, per la sua significatività, riportare lo stralcio del messaggio di papa Francesco per la VII Giornata Mondiale dei Poveri che gli organizzatori hanno vergato sulla locandina che socializzava la “Tre Giorni” diocesana: “Viviamo in un momento storico che non favorisce l’attenzione verso i poveri. La realtà virtuale prende il sopravvento sulla vita reale e avviene sempre più facilmente che si confondono i due mondi. La fretta, quotidiana compagna di vita, impedisce di fermarsi e prendersi cura dell’altro. La parabola del buon samaritano non è un racconto del passato, interpella il presente di ognuno di noi. Delegare ad altri è facile: coinvolgersi in prima persona è la vocazione di ogni cristiano”.

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