Gorgonzola Bio DOP prodotto in Italia richiamato per la presenza di listeria
Si tratta di tre lotti del Gorgonzola Bio DOP 150 g prodotto in Italia della marca “Bonneterre” prodotto dall’azienda EREDI ANGELO BARUFFALDI S.r.l. (IT 01 86 CE) nello stabilimento di via Roma n.32, a Castellazzo Novarese in provincia di Novara con le date di scadenza del 26/11/2023, 03/12/2023 e 09/12/2023. I lotti GTIN 3396410229061, GTIN 3396410229061 e GTIN 3396410229061, venduti in vassoio sottovuoto da 150 g, sono stati posti in vendita nei supermercati e nei negozi di medie e grandi dimensioni, nonché presso alcuni distributori di ristorazione, di tutta la Francia e Belgio. Lo comunica in una nota il distributore Magasins spécialisés BIO, raggiungibile allo 0149782550 (in Francia). Alcuni di questi prodotti sono stati commercializzati prima della misura di ritiro. Si raccomanda a chi li detiene di non consumarli e distruggerli, o di essere rimborsati. La Listeria è un batterio che può causare complicazioni nei soggetti più fragili: bambini piccoli, anziani, pazienti con basse difese immunitarie, donne in gravidanza. Il periodo di incubazione per la listeriosi può essere fino a otto settimane. Giovanni D’Agata, Presidente dello “Sportello dei Diritti”, rilanciando l’allerta riportata dal portale del Governo francese e belga, invita i cittadini italiani che si recano per motivi turistici o che vivono in Francia o Belgio, a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto del prodotto interessato che potrebbe essere assunto anche con la pizza. L’allerta di rischio serio, è stata lanciata anche dal sistema RASFF, con la notifica 2023.7303 del 26 ottobre 2023, che informa che anche l’Italia è interessata dal richiamo per una contaminazione alimentare causata da Listeria monocytogenes, probabilmente correlata al Gorgonzola italiano BIO DOP 150 g. Al momento non si hanno notizie su lotti commercializzati nel nostro Paese, in quanto le Autorità francesi e belghe non hanno indicato nelle note RASFF il marchio italiano interessato dalla possibile contaminazione, anche se il Ministero della Salute, a titolo precauzionale, ha già avviato interlocuzioni con la Commissione europea e con le Autorità francesi e belghe, per sollecitare ulteriori informazioni su Paesi, marchi e lotti interessati.
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