Caiazzo. Cimitero, due facce: da un lato nuovi loculi, autorità e telecamere, dall’altro degrado: impietoso Sangiovanni

A pochi giorni dalla ricorrenza dei Defunti, torna alla carica sul cimitero comunale l’opposizione di un’amministrazione monca e senza minoranza, cioè quella rappresentata dal tenacissimo giornalista Giuseppe Sangiovanni, per stigmatizzare alcune situazioni quanto meno discutibili, che vanno ad aggiungersi a quelle già gravi della” monnezza” abbandonata da anni accanto e sopra due cappelle votive, addirittura piantonate da militari in alta uniforme mentre davanti si svolgeva il cosiddetto “festival delle frottole”, se è vero, come riportato da ignara stampa “forestiera”, che il sindaco “spacciava” per novità la trita promessa del Museo della Memoria sul luogo dell’eccidio di monte Carmignano che, come denunciato dallo stesso Sangiovanni, avreebbe ripetutemente fatto da oltre dieci anni.

Stavolta invece il nostro ironizza sui cipressi evidentemente scambiati per rigogliose piante di ulive (vivaddio: città dell’olio, per vivi e morti!) da raccogliere o potare, non potendosi altrimenti concepire la presenza di scale per la potatura in un luogo di eterno riposo, ma non è tutto, come si evince dal suo breve quanto incisivo scritto dal pù che elqouente titolo: Caiazzo, cimitero gate!