Gragnano. Sugli scudi i produttori di Pasta nella ricorrenza del riconoscimento di origine IGP
La Consulta nazionale per l’Agricoltura e turismo ricorda che ad ottobre ricorrenza il decimo anniversario del riconoscimento IGP alla Pasta di Gragnano; Lopa: Con il marchio di indicazione geografica protetta la produzione campana della pasta si è ulteriormente rafforzata garantendo quel salto di livello ai produttori verso il mercato internazionale, in uno sforzo di sintesi tra vari interventi e strumenti in grado di mettere insieme le realtà produttive della nostra provincia e regione.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, il regolamento di esecuzione n. 969/2013 della commissione, del ottobre 2013, recante l’iscrizione della pasta di Gragnano nel Registro delle denominazioni di origine protette, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite (Regolamento UE n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 novembre 2012).
La Pasta di Gragnano con i suoi 500 anni è un pezzo della storia e della cultura alimentare italiana; finalmente i consumatori europei otterranno la giusta tutela per un prodotto sano, certificato e buono.
Si tratta di un importante marchio della Campania, il primo per la categoria pasta in Italia, che potrà essere non solo una garanzia di tutela, ma un vero e proprio strumento di marketing per la promozione di un prodotto che è ormai noto in tutto il mondo. Il comparto della produzione della pasta non solo è tornato ad essere la voce più importante dell’economia di Gragnano, ma ha stimolato anche un indotto di notevoli proporzioni e si ritiene possa ancora crescere con una politica a favore della formazione d’impresa nell’arte bianca sollecitando la domanda di qualità attraverso mezzi puntuali ed innovativi.
Tutto questo, con un ruolo attivo intorno a filiere in grado di autoregolamentarsi, come più volte ribadito, capaci di fare sistema a di dare dignità al mercato agroalimentare e le necessarie garanzie al consumatore.
Con il marchio di indicazione geografica protetta la produzione campana della pasta può ulteriormente rafforzarsi garantendo quel salto di livello ai produttori verso il mercato internazionale, in uno sforzo di sintesi tra vari interventi e strumenti in grado di mettere insieme le realtà produttive della nostra provincia e regione.
Un plauso a tutti i pastai che tramandano di generazione in generazione le metodiche di produzione, a Giuseppe DI MARTINO, il primo ad aver creduto nel riconoscimento ed averlo difeso, al Direttore del Consorzio, Giovanni CAFIERO per la magistrale organizzazione“. Cosi Rosario LOPA, Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo, a margine dell’evento.
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