A Marcianise, la tradizionale pigiatura dell’uva fragola.
Inizierà domani sera, nella storica via San Giuliano a Marcianise, la quinta festa dell’uva fragola, la manifestazione fa parte del Summer Festival 2023.
L’uva fragola, dal suo odore e sapore unico, era un tempo, l’uva dei marcianisani, infatti, nelle campagne circostanti, ogni terreno aveva un filare o come detto comunemente, “Na tennecchia e uva fravula”.
I filari, erano normalmente maritati a dei pioppi, la vite si arrampicava lungo il tronco del pioppo e diramava i suoi tralci, verso il pioppo lontano avvinghiandosi a resistenti fili di ferro, che ancor oggi vengono denominati, “fierro e tennecchia”. Le viti nell’arco della loro vita si ingrossavano, creando un tronco resistente e flessibile, inoltre si estendevano da un albero ad un altro divenendo tutt’uno con i fili di ferro che li sostenevano. I fili erano legati in orizzontale da un pioppo all’altro, e gli alberi, sostenevano così, tutta la struttura.
Quando l’uva arrivava a maturazione i contadini si armavano di lunghe scale, detti scaloni, dai pioli molto corti, gerla in spalla, si arrampicavano per la vendemmia. Normalmente la vendemmia, era un rito familiare, simile all’uccisione del maiale. Tutta la famiglia si radunava, “razze” ovvero bimbi, compresi. Ognuno svolgeva il suo ruolo, dalla raccolta, allo svuotamento delle gerle, al compostaggio nelle botti di legno sui “traini”. Poi a casa avveniva la “scamazzatura” cioè la pigiatura, e successivamente dopo qualche giorno si provvedeva alla pressatura per estrarne il mosto, che sarebbe divenuto vino di lì a poco.
Il vino ottenuto dall’uva fragola era di una gradazione alcolica molto bassa, ancor oggi viene denominato spregiativamente, fragolino, aveva quindi bisogno, di un corretto travaso per evitare, che anzitempo si formassero sulla superficie i sciurilli e che il vino stesso divenisse dell’ottimo aceto.
La Pro Loco Marthianisi, con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del comune, è fautore di questa affascinante festa della memoria contadina dal ricco programma.
Domenica 8 si potrà assistere al rito della pigiatura, eseguito dalle allieve della New Talent Agency, ripetendo quello che, le nostre, bis e tris nonne eseguivano negli enormi cortili dell’epoca.
Come dicevamo, il programma sarà molto ricco, come lo descrive Michele Colella, Presidente della Pro Loco e nelle due giornate proporrà, tra le altre cose, una mostra fotografica un simposio su passato e futuro, un momento culturale sulle tradizioni locali. Si danzerà sui motivi dei canti popolari animati dalle paranze di tammorre, e dai bottari. Inoltre, eventi sportivi dell’epoca, quali: corsa nei sacchi e tiro alla fune.
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