Capua. Incendiato l’albero a cui fu impiccato Carlo Santagata: indignati i consiglieri di minoranza
La minoranza consiliare: “Gesto vile che mortifica la memoria di un eroe”.
Nella prima mattinata di martedì 3 ottobre si è diffusa la notizia di un incendio ai danni del gelso a cui fu impiccato Carlo Santagata, eroe delle resistenza.
L’albero si trova in un tratto di strada di via Santa Maria Capua Vetere.
La minoranza consiliare composta da Annarita Vegliante, Fernando Brogna, Massimo Antropoli e Paolo Romano hanno condannato il vile atto che ha colpito uno dei simboli di Capua:
“Auspichiamo che al più presto i delinquenti autori di un simile atto vengano assicurati alla giustizia. Capua ha un profondo legame con Carlo Santagata e con tutte le vittime della resistenza che hanno dato la loro vita in nome di un ideale. Il grave gesto mortifica la memoria di un eroe le cui gesta riecheggiano ancora nella nostra città”.
Carlo Santagata, nato a Portici il 28 settembre 1927, si trasferì con la sua famiglia a Santa Maria Capua Vetere nel 1936. Qui frequentò la scuola media in via Torre, oggi via Fratta. La sua brillante mente lo portò a iscriversi al liceo scientifico di Napoli, ma la guerra impedì il regolare svolgimento delle lezioni. Nonostante le avversità, continuò a coltivare il suo amore per la conoscenza come privatista. La sua giovane vita fu tragicamente spezzata il 5 ottobre 1943, quando, a soli sedici anni, venne ucciso da soldati tedeschi. Il suo sacrificio e il suo impegno nella lotta contro l’oppressione sono diventati un simbolo di coraggio e determinazione per la comunità di Capua.
(Salvatore Buonocore – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)