Delmastro: “Prescrizione, avanti così: è la Cartabia la vera ammazza-processi” SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA – “Elimineremo l’improcedibilità in Appello: era vergognosa. In 2 anni i processi non si fanno”
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L’INTERVISTA – ANDREA DELMASTRO
Delmastro: “Prescrizione, avanti così: è la Cartabia la vera ammazza-processi”
SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA – “Elimineremo l’improcedibilità in Appello: era vergognosa. In 2 anni i processi non si fanno”
30 SETTEMBRE 2023
“Altro che ex Cirielli. La vera ammazza-processi è la riforma Cartabia”. Per questo pur di eliminare “quella vergogna che era l’improcedibilità” la maggioranza di governo, con Italia Viva e Azione, ha votato in commissione Giustizia una proposta per ripristinare la legge che entrò in vigore nel 2006. E che – secondo le stime degli anni scorsi – in passato ha mandato in fumo in media 130 mila processi l’anno. Ma per Andrea Delmastro, Sottosegretario di Fratelli d’Italia alla giustizia, il gioco vale la candela.
Delmastro, lei è soddisfatto di questo accordo trovato in maggioranza
Certo, ne vado orgoglioso. C’è un testo base da cui si parte che ripristina la prescrizione come diritto sostanziale e fa strame del più grosso rischio che avevamo in Italia per i processi, ossia l’improcedibilità in Appello, norma improvvidamente varata dal governo dei sedicenti migliori con l’avallo del M5s.
L’improcedibilità, istituto introdotto con la riforma Cartabia, nei fatti manda in fumo i processi che non siano stati celebrati entro due anni in Appello e uno in Cassazione. Ma la ex Cirielli ha ridotto parecchio i tempi di prescrizione anche per reati gravi come la corruzione.
Sì, ma la ex Cirielli ha mandato al macero molti meno processi e molto meno gravi di quelli che manderebbe al macero l’improcedibilità perché due anni in Appello sono davvero pochi. L’improcedibilità era veramente un disastro annunciato e dichiarato da tutti, soprattutto dai procuratori antimafia che spiegavano come avrebbe ammazzato i processi più importanti e gravi. Quindi abbiamo semplicemente restituito agli italiani un loro diritto. E questo lo dico soprattutto ai pentastellati, che oggi polemizzano ma non sanno cosa hanno fatto prima.
Sarà un ritorno totale alla ex Cirielli o apporterete delle modifiche?
Questo è il testo base, poi si andrà a limare su come reintrodurre la prescrizione come istituto di diritto sostanziale che è collegata inscindibilmente alla gravità del fatto e alla pericolosità sociale del reo, e da lì in avanti si andrà in commissione parlamentare per arrivare a un testo migliore e spero con il contributo di tutti, anche delle opposizioni.
Ma facciamo qualche esempio: la frode fiscale prima si prescriveva in 15 anni, con la ex Cirielli si scese a 7 e mezzo. Anche Berlusconi, per fare un esempio, beneficiò di questa legge perché nel processo Mediaset vide falcidiati decine di capi di imputazione. Se dovesse essere ripristinata la ex Cirielli, non vi è il rischio che processi altrettanto importanti vengano dichiarati prescritti?
Io ritengo che un processo, per esempio per falso in bilancio, in sette anni e mezzo si possa celebrare. Il problema era che con la Cartabia in due anni i processi in Appello, anche per reati gravi, non si riuscivano a fare e tanto meno bastava un anno in Cassazione. Noi abbiamo tolto ciò che era inesigibile.
Però in questo modo verrebbe eliminato anche lo stop alla prescrizione dopo il primo grado, così come previsto dalla riforma Bonafede.
Su questo lavoreremo con il contributo di tutti: siamo aperti al miglior suggerimento e alle migliori modifiche. Dopodiché dobbiamo prendere atto che in tutti gli ordinamenti del mondo esistono le prescrizioni processuali o sostanziali e io ritengo che sia meglio quella sostanziale. Da lì si può lavorare tutti assieme. Dobbiamo pervenire alla migliore delle soluzioni contemperando due esigenze che per noi sono sacre: da una parte il diritto del cittadino a non essere imputato o indagato a vita, dall’altra il diritto della giustizia di avere un tempo congruo per accertare la verità processuale. Peraltro sono contento che abbiamo scelto l’iter parlamentare perché consente un miglior dibattito su un tema caldo. L’importante è non approcciare il tema come ultras da stadio: giustizialisti contro garantisti.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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