Superbonus e cessione del credito: tutto da buttare? Non tutto è perduto secondo l’esperto Zongoli
Vito Zongoli (nella foto), CEO di SENEC Italia, propone una visione equilibrata:
“Negli ultimi giorni si stanno susseguendo molte affermazioni negative del Governo e dei media sul Superbonus. In qualità di rappresentante di una delle principali aziende attive nel settore del fotovoltaico, reputo doveroso riequilibrare la prospettiva, esprimendo un punto di vista che non dubito sia condiviso da molti altri operatori del comparto – dichiara Vito Zongoli, CEO di SENEC Italia Srl -.
Per quanto le preoccupazioni legate a questa misura siano legittime e per quanto siano necessarie efficaci azioni correttive, è importante riconoscere anche gli effetti benefici che il Superbonus è in grado di apportare al sistema economico italiano e che sono state evidenziate da numerosi studi di autorevoli istituti di ricerca.
Secondo uno studio condotto dalla Luiss Business School e Openeconomics nel 2021, sebbene nel breve periodo il Superbonus poteva avere un impatto negativo di 811 milioni di euro sul disavanzo pubblico, questo risultato sarebbe stato bilanciato da effetti positivi a lungo termine.
Queste previsioni sono state in parte confermate anche dal più recente «110% Monitor», documento divulgato periodicamente da Nomisma, che ha evidenziato come l’impatto economico complessivo del Superbonus sull’economia italiana al 2023 è stato di 195,2 miliardi di euro.
Anche in questo caso l’analisi suggerisce che il disavanzo per lo Stato sarebbe stato compensato dalla generazione di PIL e da altri benefici economici e occupazionali di lungo termine.
Bloccare del tutto il Superbonus significherebbe quindi cancellare anche gli aspetti positivi di questo provvedimento, ove sarebbe invece più ragionevole fare leva su di essi mitigando, allo stesso tempo, quelli negativi. Il problema, dunque, non è il Superbonus in sé, ma semmai la sua regolamentazione.
Per questo, insieme alle associazioni di settore, stiamo portando avanti delle proposte che mirano non all’eliminazione ma alla revisione di queste misure, incluso lo sconto in fattura, che possono rappresentare un’opportunità di crescita per tutto il Paese”.
SENEC
Dal 2009 SENEC, con sede a Lipsia (Germania), sviluppa e produce sistemi intelligenti di accumulo. L’azienda è tra i leader nel settore dell’accumulo con oltre 100.000 sistemi venduti. SENEC offre soluzioni a 360° per incrementare l’autosufficienza energetica e raggiungere la massima autonomia e flessibilità nella gestione dell’energia (moduli fotovoltaici, soluzione energetica SENEC.Cloud, stazioni di ricarica per veicoli elettrici).
L’azienda è stata più volte premiata da EuPD Research come Top PV Brand Power Storage, ha ricevuto il marchio “Top Power Storage 2018” dalla rivista Edison, il titolo di “Campione di crescita 2017” dalla rivista Focus ed è stata insignita due volte con il Premio per l’Eccellenza Tedesca. La filiale italiana, SENEC Italia, è nata a maggio 2017 e ha sede a Bari e Milano.
È certificata ISO 9001, 14001 e 45001. Nel 2018, SENEC è stata acquisita da EnBW, una delle maggiori aziende di fornitura di energia in Germania, con oltre 100 anni di storia, 5,5 milioni di clienti ed un fatturato 2022 di 56 miliardi di euro. La mission di SENEC è offrire, con soluzioni incentrate sull’accumulo, la libertà di produrre, utilizzare e condividere la propria energia sostenibile.
(Giulia Boniello – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)