I “topi d’appartamento” più ne fanno e più ne pensano… attenzione!
Parma – Per tessere una trappola può bastare anche solo un filo attaccato alla porta di casa, come racconta Silvia, che abita in una palazzina nel quartiere Lubiana: “Siamo molto preoccupati perché sono ormai numerose le segnalazioni raccolte dalla vigilanza di quartiere e tutte riportano la descrizione della stessa dinamica che, in alcuni casi, è coincisa poi con un furto in appartamento”.
Di che cosa si tratta? “Nel palazzo in cui vivo e in altri del quartiere abbiamo trovato dei filamenti molto sottili, fissati con resine resistenti, sulla porta, dallo stipite in alto fino al bordo: nel momento in cui la porta viene aperta, la rottura del filo serve come segnale del fatto che l’appartamento in quei giorni non è disabitato. Se invece il filo resta integro, allora significa che la casa è vuota. Da alcune testimonianze, è risultato che dopo avere avuto l’amara sorpresa di essere stati visitati dai ladri, le vittime hanno notato queste anomale ragnatele penzolanti dalla porta”.
In un caso di pochi giorni fa, “i residui del filamento spezzato sono stati notati durante il sopralluogo fatto dalla Polizia mentre i proprietari di casa non si erano accorti di questi fili che funzionano come veri e propri segnali”.
Quando avete iniziato a notare questi fili applicati sulle porte? “Questa estate, in coincidenza con i grandi movimenti per le ferie che hanno portato tanti a lasciare i loro appartamenti vuoti. Ma gli episodi, segnalati anche nel quartiere Sidoli, continuano a verificarsi anche adesso, specialmente durante i fine settimana”.
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Grazie al passaparola tra vicini di casa, l’attenzione verso possibili movimenti sospetti è aumentata e, come racconta Silvia, da più parti è arrivata la segnalazione di una coppia formata da una donna bionda e da un uomo, più volte notata in prossimità delle abitazioni “segnate” con il sottile codice dei fili: “Di solito lui resta in auto mentre lei entra, facendosi aprire dalla signora che svolge le pulizie o dicendo di avere posta da consegnare. Poi si allontanano velocemente per ricomparire dopo un paio di giorni: è il tempo che gli serve per tracciare le abitudini di quella casa, scoprendo se chi vi abita si assenta più giorni”.
La sensazione è quella di essere sottoposti a una tracciatura capillare dei propri movimenti: “Siamo preoccupati: c’è molto movimento di persone che controllano le abitudini degli abitanti, andando avanti e indietro lungo una strada, facendo finta di telefonare o di fare attività sportiva. Ma lo sguardo è rivolto alla presenza o meno di auto parcheggiate e alle finestre. Ci siamo confrontati anche su questo e abbiamo preso visione di alcune telecamere che hanno registrato questo via vai anomalo di persone estranee ai quartieri”.
Nel caso più recente, sempre nel quartiere Lubiana, “prendendosi tutto il tempo, in tre ore i ladri hanno smurato una cassaforte usando un flessibile. Una volta arrivata, la Polizia ha notato la presenza dei fili sulla porta. In questo caso, purtroppo, il segnale ha dato ai ladri il segnale di via libera che gli serviva per poter lavorare senza fretta. Considerato il moltiplicarsi di questi episodi, vorrei dire a tutti di fare attenzione a questi segnali tanto sottili quanto pericolosi, denunciandone subito la presenza”.
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