Caserta. Coordinamento bufalino contro il governatore De Luca: ‘Non è arteriosclerosi, è lucido teatrino’
Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino interviene sulle dichiarazioni del Presidente De Luca: “Non è arteriosclerosi, è lucido teatrino”.
Il portavoce del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, Gianni Fabbris, interviene a nome del Cordinamento, a commentare le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
in merito allo stato dell’applicazione del fallimentare Piano Regionale contro la BRC e la TBC, rilasciando la seguente dichiarazione:
“Le esternazioni del Dr. Vincenzo De Luca sul Coordinamento Unitario e sugli allevatori screditano la funzione e il prestigio della carica di Presidente Regionale della Campania; per le assurdità contenute meriterebbero una alzata di spalle se non venissero nel momento in cui più gravi sono gli effetti della crisi imposta dal Piano Regionale contro le zoonosi da lui fortemente voluto senza che i problemi si siano risolti mentre si aggrava la condizione delle imprese e dei lavoratori.
I toni provocatori, mistificatori e intimidatori usati per riproporre le trite argomentazioni che il Dr De Luca avanza da anni, sono solo apparentemente imputabili al manifestarsi dell’avanzare dell’arteriosclerosi.
Non trovando alcuna giustificazione nell’avanzare dell’età, in realtà, sono il segno di un lucido e spudorato disegno che, per chiunque, è ormai smaccatamente chiaro negli obiettivi.
Obiettivi che denunciamo pubblicamente senza temere alcuna intimidazione e che, pur riproponendo in maniera teatrale il solito ritornello per cui la Regione fa il proprio dovere e la colpa è di “Allevatori mariuoli e veterinari corrotti”, provano, oggi che il movimento ha smontato tutte le bugie e posto con chiarezza la necessità del cambiamento ottenendo che sia messo all’ordine del giorno della politica il tema del Commissariamento Nazionale, a cercare di ostacolare l’inevitabile processo di cambiamento in corso in queste settimane.
Il primo obiettivo è il tentativo di scaricare sul Governo la responsabilità del fallimento e di provocarlo fino al punto da sfidarlo ad “agire” con la malcelata speranza di passare il cerino acceso nelle mani di altri dal momento che i numeri del fallimento stanno emergendo senza possibilità di essere più nascosti.
Il secondo obiettivo è quello di rassicurare e compattare la sua struttura sempre più esposta al rischio di dover rispondere (anche sul piano personale dei singoli protagonisti) dei fallimenti del piano e sotto pressione di fronte all’azione di controinformazione e denuncia del Coordinamento.
Il terzo obiettivo è quello di minacciare chiaramente gli allevatori, appesantendo quel clima di paura che (dal giorno dell’incontro tenuto a Roma con il Governo) sta cercando di imporre nelle stalle.
Dopo aver cercato per mesi di dividere il movimento e di isolare il Coordinamento Unitario dagli allevatori con ogni mezzo (compresi le promesse di garantire interessi privati ad alcuni se fosse stato scaricato il portavoce), dovendo prendere atto che il Movimento continua ad essere unito e si sta rafforzando nella sua iniziativa e che, soprattutto, la
strategia della Paura non divide gli allevatori dal Coordinamento, passa all’attacco delle persone più esposte con la speranza non tanto di spaventare loro quanto di intimidire ulteriormente gli allevatori rei di aver osato alzare la testa con dignità.
Il quarto obiettivo è stato il tentativo di oscurare la straordinaria giornata di venerdì, allorquando, in una affollata, partecipata, plurale assemblea nella mattinata (che tutti hanno potuto seguire in diretta come il Dr. De Luca avrà potuto verificare di persona) il Movimento degli allevatori ha nei fatti smentito le sue vuote accuse di “illegalità”.
Gli allevatori (quelli che egli chiama un gruppo di mariuoli facinorosi) ha messo in campo il più avanzato, democratico, moderno e sofisticato strumento di partecipazione e difesa degli interessi della Comunità e del territorio.
La nascita della Rete interregionale per salvare l’allevamento e del cibo di territorio, del Forum per il Piano Partecipato e dell’Osservatorio Indipendente per la Bufala Mediterranea Antonio Lucisano, sono la vera novità e fonte di speranza.
Evidentemente il Dr. De Luca deve aver trovato insopportabile l’insidia di uno strumento che raccoglie alcune delle migliori professionalità e competenze scientifiche indipendenti capace di fare chiarezza sulle molte bugie raccontate dalle sue strutture e dalle infondate tesi scientifiche.
Sa bene il Dr. De Luca che il primo banco di prova sono i dati sull’andamento della BRC e TBC in provincia di
Caserta in rapporto agli obiettivi del Piano Regionale che, per la Regione, sono positivi mentre, in realtà certificano chiaramente il fallimento.
Infine -conclude Fabbris- sottolineiamo un ultimo pericoloso aspetto delle dichiarazioni del Dr. De Luca: la loro totale strumentalità.
Strumentale è l’attacco che alcune delle persone più in vista nella battaglia per Salvare le Bufale dalla sua scriteriata azione non siano allevatori.
Infatti, questo è un movimento in cui convivono e lavorano insieme allevatori e rappresentanti della Associazioni, Sindacati e Movimenti e l’argomento è ridicolo.
Per difendere le Bufale non necessariamente bisogna essere allevatori ma chi le sta distruggendo, certamente non è allevatore.
Certamente non lo è lo stesso Dott. De Luca, come non lo sono il Dr. Limone, il Dr. Caputo e il Generale in pensione Cortellessa.
Strumentale è l’attacco a quella parte che sta sostenendo il Movimento in nome dell’impegno anticamorra e che sta
gestendo i beni confiscati alla Mafia producendo nuova cultura democratica e integrazione sociale; la strumentalità è resa evidente dalle foto che documentano il Dr. De Luca alla NCO quando celebrava l’impegno dei tanti operatori che cercava di strumentalizzare per la propria campagna elettorale.
Così come le altre foto che lo ritraggono a Casal di Principe con il Presidente Mattarella proprio quando è venuto
fra i gestori dei beni confiscati a lodarne e sostenerne l’azione.
E’ evidente il messaggio: se mi dai ragione, sei buono e ti elogio, se mi contraddici ti accuso di essere un delinquente e ti minaccio.
Esprimiamo la totale solidarietà a quegli operatori per le minacce offensive cosi come abbiamo fatto ogni volta che hanno dovuto sopportare le minacce dei mafiosi che loro contrastano.
In ultimo, strumentale e risibile è l’attacco del Dr. De Luca quando accusa (non capiamo chi) che qualche esponente del Movimento intenderebbe candidarsi a qualche imprecisata elezione.
Rileviamo, al proposito, che, essendo quello di candidarsi un diritto dovere di tutti i cittadini e dunque non capendo quale sia la colpa di cui nel caso si macchierebbe chi si candida, al momento gli unici candidati di cui abbiamo conoscenza sono proprio il Dr. De Luca che, se le cronache sono vere, pur di candidarsi al terzo mandato di
Presidente della Regione sarebbe pronto a modificare regole e prassi e, ove mai dovesse essere confermato, quella dell’Assessore Caputo che aspirerebbe di tornare al Parlamento Europeo“.
Il coordinamento unitario annuncia, con buona pace di ogni tentativo di intimidazione e con la serenità che viene dalla consapevolezza di stare semplicemente esercitando il diritto democratico a svolgere un’azione sindacale e di tutela degli interessi pubblici, che nei prossimi giorni sarà diffuso un ulteriore documento sui dati del fallimento regionale e che sarà divulgata la ulteriore agenda delle iniziative che proseguiranno fino alla risoluzione dei problemi e fino a quando i responsabili del disastro saranno messi in condizione di non procedere oltre.
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