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Attualità

Dalla rete al cappio* di Vincenzo D’Anna*

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Dalla rete al cappio*

di Vincenzo D’Anna*

Se ne avessi la possibilità distribuirei gratuitamente in tutte le scuole superiori e le università italiane un libro del 1956 dal titolo “L’uomo è antiquato” del filosofo ebreo Gunther Andres, marito di Hannah Arendt autrice della “Banalità del male”. Andres, come tanti altri intellettuali del secondo dopoguerra, aveva ancora negli occhi le atrocità commesse dai nazisti nei campi di sterminio e, come Primo Levi, anche lui avvisò l’umanità che tali tragici fatti avrebbero potuto ripetersi in un prossimo futuro. Che avesse ragione lo ha detto la Storia del XX secolo. Sono infatti ormai note da tempo le menzogne e le attività dei regimi comunisti: dal russo Stalin che trucidò milioni di persone – comunisti occidentali compresi – a Mao Tze Dong il satrapo cinese che con la sua rivoluzione culturale ed i precetti del libretto rosso, assassinò milioni di suoi connazionali, fino al cambogiano Pol Pot, capo dei Khmer Rossi, che faceva passare per le armi finanche quanti semplicemente portavano occhiali da vista, in quanto bollati come intellettuali e quindi avversi al regime tirannico! Anche in questo caso furono la furia ideologica e la pedissequa osservanza dei dogmi della fede politica a creare quel brodo di cultura che trasformò comuni cittadini in complici. Ora, in pieno Terzo Millennio, crediamo di essere lontani da quelle barbarie, protetti dalle istituzioni liberali, dal diffuso sentimento ispirato alla pace ed alla solidarietà, come comuni denominatori dell’umanità. L’opulenza ed il diffuso benessere delle società libere e progredite, tuttavia, ci ottunde sia i sensi che la morale, cose entrambi in libera uscita dal seminato. Semplicemente: ci si disarma col pacifismo manicheo e le sue nuove parole d’ordine. Tuttavia così non è né mai sarà, perché la libertà richiede l’eterna vigilanza, ed i diritti civili l’instaurarsi di modelli democratici durevoli. Nel frattempo, mentre riflettiamo su queste rosee pseudo certezze, migliaia di missili vengono scaricati da Mosca su obiettivi civili in Ucraina: sono circa ventimila i bambini deceduti in quel martoriato Paese, migliaia quelli deportati, innumerevoli i militari caduti sull’uno e sull’altro fronte, centinaia e centinaia gli stupri, le torture e le fucilazioni di massa (con a corredo le macabre fosse comuni). Eppure l’aggressore russo è formalmente governato da libere istituzioni parlamentari. Idem quello aggredito. Tutto ciò significa che non basta la democrazia a scongiurare le umane tragedie. Se l’idea che si diffonde è quella dell’aggressione territoriale, della superiorità di una razza, degli interessi commerciali ed economici preminenti ed ineludibili, le cose cambiano rapidamente. E se quelle malsane idee si diffondono utilizzando la fitta rete dei media, ecco che queste ultime diventano il nuovo solco, il metodo per il condizionamento di massa, la nuova Bibbia che indottrina ed affilia la gente comune alla “banalità del male”. Scriveva Andres: “per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di ribellarsi non verrà nemmeno più alla mente degli uomini. L’ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità ed identità biologiche innate e limitare la loro istruzione”. Tradotto in soldoni: non serve usare le maniere forti ma la persuasione. Bisogna insomma blandire gli asini depotenziando i saperi, dare a ciascuno di questi strumenti di comunicazione e vaste opportunità di parlare al mondo intero perché si sentano autonomi e autosufficienti, immersi nel loro qualunquismo. Bisogna dunque riuscire a formare in tal modo l’opinione pubblica prevalente utilizzando il pensiero malfermo di codesti individui in rete, illudendoli con l’idea che l’istruzione non serva più per decidere le cose del mondo e che i valori rappresentino, semmai, un ostacolo alla loro libertà sempre meno etica, affidata alle nuove mode ed al relativismo dei piaceri materiali e delle convenienze. Alzi la mano chi, avendo un minimo di erudizione (ed un poco di sale in zucca), non riconosca in questi presupposti – concreti e precisi – parte del mondo nel quale sta vivendo!! Il libro di Andres è profetico perché l’autore non conosceva ancora l’era digitale, le potenzialità della tecnologia, la solitudine esistenziale del web e la spersonalizzazione dell’uomo con gli Avatar che ci rimpiazzano nei rapporti reali con gli altri esseri umani. L’autore immaginava, a quel tempo, che le tecniche di persuasione di massa fossero quelle rudimentali della televisione e della stampa. Ahinoi, tali tecniche si sono potenziate ed oggi sono divenute un vero e proprio cappio per tutti colori i quali sono caduti, inconsapevoli, nella rete informatica!!

*già parlamentare

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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