I pm della Corte dei Conti lo hanno definito “dolo di protervia”. Lo scrivono a pagina 35 dell’invito a dedurre contro l’accusa di danno erariale rivolta a Vincenzo De Luca e a cinque figure apicali dell’unità di crisi anti-Covid della Regione Campania. Protervia significa “superbia audace e ostinata” e sarebbe quella con la quale il governatore della Campania e i suoi collaboratori si sono incaponiti nel continuare a far stampare e distribuire nelle Asl, dove in pochi andavano a ritirarle, milioni di card vaccinali regionali che erano palesemente un duplicato inutile del green pass introdotto dal governo. Nonché un intervento a gamba tesa su una materia di esclusiva competenza statale.

Questa operazione avrebbe prodotto un presunto spreco di 3.714.900 euro. Ora la Procura contabile ne reclama la restituzione ai sei indagati, De Luca (al quale si chiedono 928.000 euro), Italo Giulivo (coordinatore dell’Unità di Crisi regionale, 742.980 euro); Antonio Postiglione (membro e vice dell’Unità di crisi, 928.000 euro) e gli altri componenti Massimo Bisogno, Ugo Trama e Roberta Santaniello (371.490 euro).

Sono tutti coinvolti a vario titolo nel processo decisionale della card e del relativo appalto. Che inizia nel febbraio 2021, ma prosegue inopinatamente, secondo i pm Mauro Senatore e Davide Vitale, anche dopo l’introduzione del green pass, avvenuta il 22 aprile 2021. La Soresa, la centrale campana degli acquisti, è andata avanti come se niente fosse, mentre le circostanze, secondo la procura contabile, “avrebbero imposto di rivedere tali scelte e di non proseguire ciecamente verso il baratro di una spesa divenuta altresì inutile quanto gravosa”.

C’erano insomma i margini per fermare tutto e invece De Luca “ritenne di adottare non una, ma due ordinanze, la prima del 6.5.2021 e la seconda addirittura del 6.8.2021, “spingendo sull’acceleratore” della completa esecuzione della fornitura e quindi nella perseverazione della concretizzazione di una spesa totalmente inutile”. E gli accertamenti del Nucleo di polizia economica della Finanza di Napoli, agli ordini del colonnello Paolo Consiglio, portano a scrivere che “la stessa dichiarazione (di De Luca, ndr) a quella data del 6 maggio 2021, di già avvenuta realizzazione di circa 250mila smart card (campane) in consegna, è semplicemente e spudoratamente falsa”.

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