Alvignano. ‘Sospensione’ del Reddito di Cittadinanza: che sorte è riservata alle famiglie povere?

Un governo che non misura le sue politiche sugli ultimi e sui poveri ha fallito l’obiettivo più importante: ridurre le diseguaglianze per consentire a ognuno di vivere in dignità.

Troncare di colpo la sopravvivenza di alcune famiglie meno abbienti alvignanesi è disumano.

Persone che non possono pagare affitti e che non trovano lavoro, in queste ore si sono viste “bocciare” ogni possibilità di sostegno dal Governo nazionale.

E tutto ciò, attraverso un freddo sms.

Senza sostegno, per un numero consistente di famiglie di Alvignano è impossibile sopravvivere, così come reputiamo impossibile che le responsabilità di queste persone vengano adesso scaricate sulle spalle del Comune di Alvignano, che non ha le possibilità economiche per intervenire con efficacia.

Smentiamo inoltre con forza che si tratta di cittadini che non cercano lavoro; molti di loro hanno superato i 50 anni e sono tagliati fuori, appunto, dal mercato del lavoro.

Vorrebbero lavorare ma non trovano opportunità.

Secondo le nuove regole, chi è occupabile potrà chiedere di frequentare un corso di formazione, ma secondo gli esperti, questo non avverrà prima di settembre, nel migliore dei casi.

Non può essere questa la soluzione per tanti cittadini. Le prossime settimane saranno di impegno massimo.

I nostri meschini governanti devono comprendere che gli atteggiamenti punitivi e le scelte poco concrete non portano da nessuna parte.

Fermo restando che va contrastato l’abuso dello strumento, rimane il fatto che molti alvignanesi sono disorientati e l’idea che molte famiglie perderanno un importante sostegno economico porterà nell’immediato a una richiesta di aiuto al Comune di Alvignano.

Grazie al Reddito di Cittadinanza un bel numero di alvignanesi aveva riacquistato dignità. E invece no.

Quotidianamente assistiamo attoniti a discorsi che vengono costruiti ad arte per parlare male del Reddito di Cittadinanza e di chi lo percepisce.

Un bombardamento di messaggi subliminali, ma anche espliciti, che hanno un chiaro obiettivo: colpire il Reddito di Cittadinanza e i percettori per provare a convincere le persone che si tratta di una misura inutile o di uno spreco di risorse pubbliche.

Eppure ad Alvignano stesso ci sono famiglie alle quali il Reddito di Cittadinanza garantiva la sopravvivenza.

Uomini e donne che ogni mattina si svegliano con meno pensieri perché sanno di riuscire a mettere una forma di pane ed un piatto caldo a tavola o che, con l’arrivo del freddo, si possono riscaldare, comprare gli occhiali da vista o più semplicemente procurarsi le medicine per curarsi, pagare l’affitto della casa e le utenze domestiche.

Questi alvignanesi non sono un numero da cancellare con un miserabile sms, ma persone in carne ed ossa.

Alvignanesi che si sono trovati senza alcun tipo di aiuto per troppo tempo e che grazie al Reddito di Cittadinanza hanno riacquistato dignità.

E tutto questo, ovviamente, riguarda tanti altri comuni, vicini e lontani.

(Mimmo Iodice – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)