Caiazzo. ‘Disservizi a iosa’ nella ‘frazione dei senza’: torna sui media nazionali SS.Giovani e Paolo?!

Disservizi” a iosa”: San Giovanni e Paolo, si appresta ancora una volta a diventare fenomeno mediatico nazionale.

C’era una volta il postino, lo spazzino, l’ufficio postale, la cabina telefonica, il posto telefonico pubblico, un bar, un sali e tabacchi e un alimentari, un asilo infantile condotto dalle Suore Maestre Pie Venerini (chiusa e abbandonata al degrado incalzante la grande struttura donata da una possidente del posto alla Curia Vescovile, affinchè si facessero opere benefiche per il prossimo: che vergogna anche per i defunti).

Nel mirino l’ufficio anagrafe ultramoderno virtuale, per poco tempo trasformato in chiosco, sbriciolatosi a pochi mesi dalla costruzione (antica promessa elettorale), ora chiuso (contiamo di tornarci per spegare il perché e chi è stato “beneficiato” per “legalizzare” la struttura, intanto utilizzata, anche recentemente, si dice per favorire “amici di amici”), acquedotto con tubi di bronzo che portano nelle case della frazione acqua fredda (o calda) e frizzante (in estate manca l’acqua da decenni nella frazione), semaforo volante, navette ogni dieci minuti che collegano la frazione con Caiazzo city, sistema di metanizzazione con tubi e gas fantasma (pur attraversando il ventre della frazione, i santiannesi sono costretti ancora a chiamare l’uomo delle bombole) ma, vivaddio, il “vigile di quartiere” è elettronico.

Strade groviera, caratterizzate da buche profonde, che procurano danni a pneumatici, ammortizzatori e braccetti.

Una frazione-modello (beinteso: da guinnes negativo)!

Non dimenticando la grande popolarità acquisita con il caso loculi e la frazione dei senza, dopo due miei reportage pubblicati da “Libero”, il quotidiano milanese, diretto da Vittorio Feltri: casi che hanno fatto il giro del mondo anche  con Rai e Mediaset: nuovi “scoop” all’orizzonte mediatico post vacanziero?