Caserta. Contratto di Fiume Volturno: clamoroso ‘dietro font’ del ‘poco onorevole’ Zannini
La Provincia di Caserta, Ente Capofila per il costituendo Contratto di Fiume Volturno, ha organizzato per giovedì 20 luglio i primi incontri dei tre gruppi di lavoro, costituiti da tutti gli Enti e Associazioni accreditati.
Si potrà scegliere di partecipare ad uno, due o tutti e tre i gruppi di lavoro così definiti:
n. 1 interno (alto Volturno, da Alvignano a Capriati al Volturno);
n. 2 intermedio (medio Volturno, da Pontelatone a Ruviano);
n. 3 costiero (foce del Volturno, da Castel Volturno a Capua).
Fin qui tutto rientrante e in coerenza con il calendario previsto.
La novità è che con comunicazione pec inviata a tutti gli enti e associazione accreditate, compreso la Provincia di Caserta, emessa con due giorni scarsi di preavviso, il Presidente della VII Commissione Permanente Ambiente, Energia e Protezione Civile della Regione Campania, Giovanni Zannini, ha convocato per il 19 luglio un incontro presso l’Auditorium della Regione al Centro Direzionale di Napoli, palazzo C3, avente per oggetto semplicemente: “Contratto di Fiume”.
All’incontro, organizzato per la mattinata del giorno più caldo del periodo, in cui la stessa Regione ha emanato il bollino rosso invitando tutti a rimanere a casa, hanno partecipato pochi soggetti “portatori di interessi pubblici e privati”, come oggi viene definito chi ha interesse non personale ma sociale per il fiume, cioè quelli veramente interessati all’argomento.
Ha partecipato anche il dottor Giovanni Solino, Dirigente del settore Ambiente della Provincia di Caserta, promotore e capofila del costituendo contratto di fiume Volturno, da invitato.
L’incontro doveva avere inizio alle 11,30 ma, per notevole ritardo dell’organizzatore, non comunicato ai presenti, ha avuto inizio dopo un ora di attesa.
Il dottor Solino è stato invitato da Zannini ad accomodarsi al tavolo dei relatori, dove questi sedeva da solo, e qui ha avuto inizio un tragicomico show in cui i presenti sono stati spettatori increduli e allibiti per quanto accaduto.
Premesso che nella costituzione della Cabina di Regia sono stati inseriti inizialmente cinque Comuni in rappresentanza degli Enti locali, poi diventati improvvisamente sei, e che, al precedente primo incontro pubblico istitutivo dell’Assemblea di Contratto di Fiume, Zannini aveva espresso la sua opinione che nella Cabina di Regia non dovevano entrare rappresentanti dei Comuni, qui in questa riunione, egli ha esordito, riferendosi a Solino, suggerendo che nella Cabina di Regia devono entrare tutti i Comuni.
Lasciando da parte qualunque ragionamento si possa fare sulla coerenza – si è passati dal non volere nessuno a volere tutti – che ci può stare perché su può anche cambiare idea, quello che ha sconcertato è stata la motivazione addotta: perché una decina di comuni si sono lamentati di essere stati esclusi dalla Cabina di Regia e non intendono delegare agli altri decisioni che interessano il loro territorio.
Chi scrive era presente ed ha potuto osservare la faccia di Solino e quella degli intervenuti che hanno appreso allibiti questo suggerimento, esternato con una eleganza oratoria e una diplomazia che avrebbe fatto arrossire persino qualcuno che dettava legge fino a una ottantina di anni fa.
Ma il convocante la riunione è andato oltre; a chi tentava di intervenire per esprimere proprie opinioni o il dissenso generale che si era creato, toglieva la parola con la stessa eleganza sopra descritta.
Poi, dopo un brevissimo passaggio di parola a Solino, che ha provato senza riuscirvi a motivare il perché delle precedenti scelte operate dall’Assemblea di Contratto di Fiume, unico organismo ufficiale che può, come ha fatto, dettare le regole per la costruzione, ad esempio, della Cabina di Regia, Zannini ha anche suggerito caldamente come la Cabina di Regia deve operare: “non è necessario convocare i sindaci degli altri due ambiti, ad esempio, se si sta discutendo del primo: cosa gli può interessare, a chi sta alla foce del fiume ,di quel che viene deciso per l’area Matesina”?
Inutile dire che tutti hanno compreso come Zannini confonda la Cabina di Regia con i Gruppi di Lavoro perché è impensabile che essa si sdoppi o divida in tre diventando la triade delle cabine di regia.
Il suo unico obiettivo è ovvio: accontentare i sindaci che si sono lamentati con lui, il suo elettorato.
Ha poi fatto un discorso che è preferibile non riportare, perché usciremo dall’oggetto e ci inoltreremo in un qualcosa più legato agli appalti, alle consulenze, ai finanziamenti, ventilando possibilità di accesso a fondi regionali o comunitari che, ma forse lui non lo sa, in questo momento, non essendo stato sottoscritto il Contratto di Fiume Volturno (ricordiamo che la sottoscrizione è prevista per fine estate 2024), non sono realistici: a chi verrebbero dati se un ricevente non esiste?
Ora ci auguriamo che Solino continui a traghettare questo Contratto fino alla sottoscrizione nel modo in cui ha fatto finora, con intelligenza, accogliendo le cose buone proposte dall’assemblea e non lasciandosi condizionare più di tanto dalla politica, soprattutto da questa politica che ha dimostrato avere nei modi e nei contenuti la p minuscola.
Resta il fatto che soprattutto le associazioni, quelle che oggi malgrado il caldo erano presenti, sono state demotivate da questo intervento inopportuno di Zannini che se aveva da dire ciò che ha detto a Solino poteva farlo tranquillamente convocandolo in Regione a quattro occhi ma non con una platea di ascoltatori competenti e motivati che hanno solo potuto constatare la scivolata, la caduta di stile e l’inutilità di questa convocazione.
Nell’incontro del giorno 20 purtroppo Solino, prima di poter procedere con l’avvio dei gruppi di lavoro, dovrà ascoltare le lamentele dei presenti, incassare le assenze di chi oggi è uscito deluso e spiegare come si può contravvenire a una decisione assembleare, quella sulla costituzione della Cabina di Regia, nel caso intenda accontentare lo Zannini di turno che al momento, prima della sottoscrizione del Contratto di Fiume Volturno, per gli aderenti al contratto è il signor nessuno.
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