Sagace intervento dell’avvocato Vittorio Fucci sull’annoso problema della strada Benevento-Caserta: “Al presidente Mataluni, nel ringraziarlo, dico: non molliamo!
Ho letto l’interessante post del Presidente Biagio Flavio Mataluni. Buon sangue non mente.
Il Presidente Biagio Flavio Mataluni, senza che il mio dire voglia essere un amarcord, sulla base della storia dalla quale proviene non poteva non avere una visione lungimirante circa la risoluzione dei problemi vitali per la nostra Terra.
C’è l’amarezza nel considerare che la capacità di individuare le soluzioni dei problemi del nostro territorio, ormai isolato, come la realizzazione della vitale infrastruttura stradale Benevento-Caserta, possa rimanere il sogno di qualche uomo speciale che l’aveva capito o, qualora, come spero dovesse essere realizzata, rivelarsi un opera che arriva troppo tardi perché il tracollo demografico ed economico della Valle e dell’intero Sannio potrebbe essere irreversibile.
Ringrazio il Presidente Mataluni e quanti hanno a cuore seriamente e sinceramente le sorti della nostra terra.
Segue dichiarazione del Presidente Biagio Flavio Mataluni tratta dalla sua pagina facebook.
Benevento-Caserta: il disinteresse di chi dovrebbe tutelare chi opera, crea lavoro e vive in Valle Caudina è un male per il territorio.
Valle Caudina area baricentrica per il sud. Fin da bambino ho ricevuto questo insegnamento, col supporto dei libri dei poeti latini che parlavano di Caudium, area strategica per i romani nel passaggio verso la Puglia, e dunque tra due mari, il Tirreno e l’Adriatico. Sono cresciuto con la concezione di un’area a forte vocazione commerciale: negozi, imprese, locali.
Oggi, senza dubbio per decisioni sbagliate in un passato in cui si è ragionato sempre da cicala quella dimensione centrale e quella vocazione commerciale e imprenditoriale sono perdute o arrancano per un motivo principale: la valle Caudina è isolata per la totale assenza di infrastrutture oltre a una via Appia che non può più servire appieno le esigenze di queste comunità e di una ferrovia che fino a poco tempo fa era pressoché identica a cento anni fa e ora è chiusa da tempo.
La Valle Caudina è a rischio scomparsa sia da un punto di vista demografico sia dal punto di vista economico, inutile nasconderlo, e per evitare un futuro del genere l’unica possibilità è investire in infrastrutture. Bisogna battersi, lo ripeto, tra i pochi assieme a qualche sindaco e all’avvocato Fucci che ringrazio, per la Benevento Caserta che è vitale per questo territorio, nell’immediato (e per la verità per tutto ciò che è nel novero delle cose possibili, traforo del Partenio compreso).
Battersi vuol dire interessarsi alle questioni, non lasciarle a livello di enunciati, stare sui tavoli e tenere vivo il dibattito. Devi dire con rammarico che una questione di importanza vitale per un territorio di 70mila abitanti viene guardata quasi come residuale e questo non va bene.
L’auspicio di un movimento unitario attorno a quest’opera e per la verità attorno all’obiettivo complessivo di una Valle Caudina non isolata e marginalizzata, con politica, enti, istituzioni, associazioni, sindacati, comitati uniti per questo ahimè, mi sembra ben lontano dall’essere raggiunto.
Ciò per un atteggiamento “timido” o “distratto”, perché parlare di menefreghismo mi pare poco corretto, di tutte le parti sopra elencate. È un peccato, non solo per la vacatio su un tema storico, ma anche e soprattutto perché questa vacatio di fatto consegna consapevolmente a un destino di abbandono e di marginalità un’area storicamente molto importante.
Mi auguro vivamente che questo percorso possa invertirsi: io per primo annuncio che anche in solitaria porterò avanti questo tema per quanto in mio potere fare… dal sottolineare i vuoti, anche quotidianamente, alla richiesta di riempirli.
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