Cava de’Tirreni (SA). Quale futuro per l’ospedale? preoccupati gli attivisti di ‘Azione’
Il concreto potenziamento del personale medico è l’unica soluzione percorribile.
Cava in Azione ed il gruppo Consiliare di Azione esprimono grande preoccupazione per il futuro del Presidio Ospedaliero di Cava de’ Tirreni.
Le ormai croniche carenze di personale, da questo mese di Luglio metteranno ancora di più a rischio il funzionamento del Pronto Soccorso cittadino in quanto sarà molto difficoltoso garantire i turni dei medici all’interno del reparto.
La compilazione dei turni del nostro PS, da anni in sottorganico e che ad oggi vede assegnate solo tre unità per l’area medica e tre unità per l’area chirurgica, in questi ultimi mesi è stata possibile grazie alle ore fornite da medici in servizio in Medicina e in Cardiologia per l’area medica e da quelle fornite dai medici in servizio in Chirurgia per l’area chirurgica.
Attualmente, però, sia il reparto di Medicina che quello di Chirurgia sono affetti da una grave carenza di personale, generata dal venir meno di una serie di unità sia per pensionamento sia per trasferimento all’ASL Salerno in quanto vincitori di concorso.
Per consentire una turnazione regolare e far funzionare il Pronto Soccorso sarebbero necessaria la presenza in organico di almeno 6 internisti e 6 chirurghi.
Fino al mese di Giugno le unità, per ciascuna specializzazione, erano dirotte a 5 mentre attualmente sono solo 3.
E’ evidente che 3 unità non possano garantire una regolare turnazione per un intero mese ma, con grandi sacrifici da parte del personale medico, l’attività potrà essere svolta solo fino alla metà del di Luglio
Il Diritto alla Salute è un diritto che la politica ha il dovere di tutelare ed è inaccettabile che una città come Cava debba elemosinare personale e risorse per continuare a servire un bacino di utenza con un potenziale di oltre 100.000 utenti, soprattutto in questo particolare periodo dell’anno durante il quale la presenza di turisti nella vicina Costiera Amalfitana rende il nostro nosocomio un punto di riferimento centrale.
Il Direttore Generale del Ruggi così come la Regione Campania hanno il dovere di dire in modo chiaro ed inequivocabile quale sia il futuro dell’Ospedale di Cava.
Se da un lato si riconoscono all’Azienda ed alla Regione gli interventi strutturali di cui è stato oggetto l’immobile, dall’altro non può sottacersi la completa, ormai atavica, mancanza di organizzazione e cura del personale medico ed infermieristico che in alcuni periodi dell’anno, come questo, è chiamato a svolgere turni estenuanti in condizione di perenne emergenza.
Prima di procedere alla pubblicazione di proclami per l’apertura del futuro Policlinico di Salerno, si chiede un intervento serio e concreto per consentire all’Ospedale di Cava de’ Tirreni di continuare la propria attività.
Non si pretendono nuovi reparti, ma si ritiene necessario consentire a chi attualmente svolge la propria attività all’interno della struttura sanitaria, di farlo in condizioni di normalità e non di emergenza come ormai accade da diversi anni.
Si ritiene che il potenziamento del personale medico ed infermieristico, che si ringrazia per il senso di responsabilità ed abnegazione dimostrato fino ad oggi, sia il problema principale da affrontare per garantire il funzionamento dell’intera struttura.
(Il Coordinatore Cittadino di Cava in Azione Federico de Filippis; il Capogruppo Consiliare
e Consigliere Comunale Francesco Manzo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)