Vende la figlia disabile di 14 anni al proprietario di casa per uno sconto sull’affitto
Orrore a Lecce. Una papà disperato avrebbe letteralmente venduto a un uomo di 64 anni la figlia disabile. Tutto per avere uno sconto sull’affitto e con il consenso scritto: il padre avrebbe firmato un vero e proprio accordo legato alla relazione e alla futura convivenza tra sua figlia e l’uomo. È il torbido retroscena che viene fuori da un’inchiesta per stalking che vede al centro delle indagini un uomo di 64 anni residente in un paese del Sud Salento.
L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati in seguito alla denuncia presentata dalla mamma della ragazzina, che in diverse occasioni ha raggiunto la Caserma dei Carabinieri per segnalare gli inquietanti episodi di cui era vittima.
In particolare, il ritrovamento di alcuni pacchi fuori dall’abitazione e vicino all’auto, contenenti scarpe da ginnastica, bottiglie di vino, peluche, confezioni di profumi. Tutti gli oggetti erano accompagnati da misteriosi biglietti indicanti numeri a tre cifre: -285, -373. A volte c’erano solo i biglietti con i numeri, senza nessun oggetto. Solo dopo si è scoperto che quelle cifre altro non erano che i giorni mancanti al compimento della maggiore età della figlia: a lasciarli, come si ipotizza nelle denunce, sarebbe stato proprio l’indagato.
La scoperta più sconcertante, però, è avvenuta nel mese di febbraio del 2019, quando la madre della ragazza, rovistando in un armadio, ha trovato una pagina di agenda con su scritto: «Oggi 24.01.2019 io [nome del padre della ragazza] dichiaro: di essere a conoscenza e acconsento che mia figlia si frequenti col preludio di convivere con il signor [nome dell’indagato]». Una dichiarazione sigillata dalla firma del padre della ragazza e il cui contenuto sarebbe dovuto rimanere segreto fino a quando la ragazza non avrebbe compiuto 18 anni.
L’indagine per stalking a carico dell’uomo, che vede come parte offesa la madre della giovane, è partita quando la donna ha denunciato il 64enne di averla seguita in auto. In quell’occasione, la donna si stava dirigendo verso lo studio del suo Avvocato quando, passando accanto all’auto dell’uomo, questi gli avrebbe detto: «Ricordati che per la ragazza ci sono sempre poi». Questo episodio aveva convinto la donna che anche dietro al ritrovamento dei pacchi ci potesse essere il 64enne.
L’intera vicenda, così come la delicata situazione del nucleo familiare, è finita anche all’attenzione dei servizi sociali. E la ragazza è stata trasferita in una residenza protetta, dove si trova ancora oggi e dove sta finalmente riacquistando serenità. Dagli accertamenti è emerso come i familiari fossero a conoscenza della relazione tra il 64enne e la ragazza e che la minorenne vivesse in una situazione di promiscuità «nella quale è coinvolta con la complicità della madre e il consenso del padre, emergendo che la minore intrattiene relazione sentimentale con il proprietario dell’abitazione nella quale vive il nucleo».
In uno dei diversi ascolti, la ragazza ha raccontato che, dopo la firma della dichiarazione, «papà ha preso le mani mie e quelle di [nome dell’indagato], le ha messe una sopra l’altra e ha detto: Coraggio, andate avanti!».
L’indagato è difeso dall’Avvocato Simone Viva, mentre il padre della ragazza è assistito dall’Avvocato Rita Ciccarese. Dopo la richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero Luigi Mastroniani, nei giorni scorsi si è svolta la Camera di consiglio dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari Alcide Maritati.
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