Caiazzo. Chiosco chiuso per la festa patronale di SS.Giovanni e Paolo: oro colato per Sangiovanni
Due pesi e due misure per l’utilizzo del chiosco: il comune si defila e issa barriere!
Festa patronale con: chiosco chiuso, illuminazione da villaggio africano, sindaco, delegata alla frazione e vigili, tutti assenti alla processione!
Non ha concesso l’utilizzo del chiosco comunale, in occasione della festa patronale dei Santi Giovanni e Paolo: nel chiosco c’è qualcosa fuori norma, che in qualche giorno dell’anno torna miracolosamente a norma?
La legge 241 del 1990 potrebbe chiarire il caso del chiosco, un giorno concesso subito, ma negato agli organizzatori della festa patronale; chiosco ancora chiuso (a tre giorni dal mese di luglio).
Il “giallo del chiosco”, giallo di questa estate, che diventa sempre più rovente.
Divieti, recriminazioni e tanta delusione per i volenterosi organizzatori della festa patronale, costretti a prendere provvedimenti.
Penalizzati i numerosi avventori, giunti nel borgo anche da fuori provincia.
Non c’era possibilità di acquistare un panino, una bibita, una birra: chiosco sbarrato.
Chi aveva bisogno del bagno veniva accompagnato, dagli organizzatori ,nel “defunto” Istituto delle Suore Maestre Pie Venerini, chiuso per “merito” di (indovinate chi?), a circa 200 metri dal palco.
Illuminazione pubblica da villaggio africano.
Una figuraccia dell’amministrazione comunale, che ha confermato il degrado, l’incuria, l’abbandono del borgo, da anni protagonista (purtroppo quasi sempre “in negativo”) su giornali e TV nazionali.
Un autogol per la fascia tricolore, che verosimilmente peserà sul campionato appena iniziato.
Primo cittadino, fino alla settimana scorsa, in prima fila per inaugurazioni, eventi, manifestazioni, funzioni religiose, stavolta non presentatosi in testa alla processione, per “ovvi motivi”.
Forse, aveva anche timore di inciampare nelle buche dei vicoletti e lungo la “Via Veneto” della frazione più trascurata del casertano!
In sostituzione, se impegnato al “Parlamento”, poteva delegare il vice sindaco! Impegnato pure lui? La delegata alla frazione, che al comizio, con vigorìa, promise per prima cosa l’apertura del chiacchierato chiosco, per risvegliare il paese: pure lei assente!
Assenza, per evitare altre clamorose “scivolate” per le mulattiere del borgo e nei vicoletti angusti con fondo-groviera?!
Vigili assenti pure loro. Per la loro assenza, a tarda sera, registrato un blocco del traffico.
Il chiosco della vergogna, squarciatosi poco dopo la costruzione e ricostruito a spese dei cittadini, ha generato un caos infernale, che verosimilmente si ritorcerà contro la stessa amministrazione, che così ha confermato quanto racconto sui media da dozzine di anni.
Menzione speciale per gli organizzatori della festa che, nonostante le difficoltà, sono riusciti a venerare i santi patroni, proponendo, nella serata di domenica, un bellissimo spettacolo, ricevendo i complimenti del gruppo musicale, postato anche su facebook.
Questi gli eroici ragazzi: Andrea D’Agostino, Tonino Piccirillo, Stella De Masi, oltre al disponibilissimo parroco, don Massimo Iadarola, per le funzioni religiose, nonché Pasquale Mone e Nicola Mone, per i permessi necessari.
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