DL Enti: solo norme ad personam e nulla per le fasce deboli
Bocciati i nostri emendamenti a sostegno di sanità e case popolari.
Siamo di fronte all’ennesima fiducia da parte del Governo, all’ennesimo decreto. L’urgenza della destra era il commissariamento di Inps e Inail, e porre un tetto all’età dei sovrintendenti lirici di origine straniera.
Nonostante sia stato presentato come un provvedimento riguardante gli enti previdenziali, rappresenta in realtà un insieme di proroghe di termini senza che sussistano i requisiti di necessità e urgenza.
In Aula abbiamo provato a migliorare questo provvedimento con emendamenti puntuali, ma nella stragrande maggioranza dei casi la destra non ci ha dato ascolto. Non hanno voluto aiutare gli Enti locali, bocciando tutte le proposte a loro sostegno. Non ci hanno ascoltato sulle case popolari, dove bocciando la proroga del 110% o almeno dei tempi legati al 60% dei lavori hanno negato aiuto alle fasce più deboli. E anche sulla sanità hanno respinto tutti gli emendamenti che stanziavano più risorse per tagliare le liste d’attesa, che si sono allungate a causa della pandemia.
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