La Forze dell’Ordine informano sui nuovi espedienti per violentare le donne e derubare gli uomini
Se vi capita di incontrare bambini che piangono e vi dicono: “mi sono perso, portatemi a questo indirizzo…!!” Non lo fate, ma andate con il bambino al Comando di Polizia o Carabinieri perché è un sistema nuovo che i maniaci o i violenti usano per adescare donne e violentarle.
Ancora… “Una sera, mentre percorrevo una via secondaria per tornare a casa, ho notato, sul seggiolino di un’auto ferma a bordo della strada, un bambino coperto da un panno.
Non so spiegare perché – e la ragione poco importa – ma non mi sono fermata… Quando sono arrivata a casa, ho telefonato alla Polizia che mi ha assicurato che sarebbe andata a vedere.
Nel contempo, però, ecco quello di cui la Polizia mi ha informata: le bande di malviventi e i ladri stanno escogitando vari stratagemmi perché gli automobilisti (soprattutto donne) fermino il proprio veicolo e ne scendano (in zone isolate)”.
Il metodo praticato da certe bande consiste nel posizionare una macchina lungo la strada con un falso bebè seduto dentro, aspettando che una donna si fermi per andare a vedere quello che lei crede essere un bimbo abbandonato. Da notare che la macchina è solitamente messa vicino a un bosco e ad un campo con l’erba alta: la persona che ha la malaugurata idea di fermarsi sarà trascinata nel bosco, violentata, picchiata e derubata…
Non fermatevi mai, ma chiamate il 112 o il 113 appena possibile, raccontando quello che avete visto e dove l’avete visto, ma continuate la vostra strada!
Altro trucco per adescarvi: se, mentre state guidando, vi ‘arrivano’ delle uova sul parabrezza, non fermatevi, ma soprattutto non azionate il lavavetri, perché le uova miste all’acqua diventano collose e vi oscurerebbero il parabrezza fino a più del 90%! Sareste allora costretti a fermarvi al bordo della strada, diventando potenziali vittime di criminali.
Ecco qualcuna delle nuove tecniche utilizzate dalle gang.
(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)