Napoli. L’artista Mangone immortala anche l’abbaccio ‘del secolo’ fra Spalletti e Giuntoli
L’abbraccio tra Luciano Spalletti e Cristiano Giuntoli nel giorno dello scudetto del Napoli immortalato nel ritratto dai colori psichedelici del pittore Mangone.
L’artista Mangone: “4 Maggio 2023, ore 22.37. Un sogno che diventa reale. Grazie a Luciano Spalletti avrò l’onore di ospitare al Museo M.A.M di Buccino la maglia del campione giorgiano Khvicha Kvaratskhelia.
Ho consegnato giovedì mattina insieme alla Fondazione Fioravante Polito, rappresentata dal Presidente Davide Polito e dalla Vicepresidente Monica Martuscelli, una delle immagini più significative dell’intera stagione spaziale del nostro Napoli.
L’abbraccio del giorno, tanto agognato, sognato, immaginato, bramato, sperato e da molti mai vissuto.
Due volti che hanno cancellato anni di offese, delusioni, ingiustizie, errori, conditi da una passione indomabile ed incrollabile che immaginava ogni stagione come quella del trionfo.
L’abbraccio infinito tra Giuntoli e Spalletti sul prato della Dacia Arena mostra a tutto il mondo calcistico il segreto di una compagine inattaccabile dai colpi di avversari e avversità”.
A dirlo è il pittore di fama mondiale Fernando Alfonso Mangone dopo la consegna del ritratto al Mister del Napoli Luciano Spalletti e al Direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli.
“Mentre dipingevo pensavo a quella interminabile attesa, sospesa in una dimensione in cui il presente è mera ancella di un futuro radioso, una parentesi tra il goal friulano e il pareggio di Victor Osimhen.
Ora non è tempo di parole, ognuno festeggi come indica il suo cuore con quanti dividono la stessa emozione che sgorga dall’anima.
La bellezza di Napoli si rispecchia nella bellezza del Napoli, chi non riesce a scorgere l’una e l’altra è destinato ad una triste esistenza. Le vittorie della nostra terra devono essere celebrate.
Infine, mentre ero sull’uscio di Castelvolturno sono stato chiamato da Luciano Spalletti che mi ha donato la maglia di uno dei miei idoli calcistici, il calciatore giorgiano Khvicha Kvaratskhelia.
Poeta del calcio, che ha insegnato ad amare ogni cosa del mondo: un atleta capace di trasformare in magia tutto ciò che gravita tra i suoi piedi.
La capacità di lasciarsi sempre a bocca aperta, fabbricante di meraviglia con la navicella dell’ingegno sempre in movimento. Per me che, che faccio pittura, posso affermare che sia uno degli uomini di punta di Spalletti, portatore di Luce senza mai farsi tentare dal tradimento.
La maglia sarà insieme alle mie opere al Museo MAM“.
(Nicola Arpaia – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)