A cura di Lara Crinò, 3 giugno 2023
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Parlano di sentimenti, di natura, di lavoro, ma anche della gioia delle piccole cose le cinque poesie inedite della grande Wislawa Szymborska, premio Nobel per la letteratura nel 1996, che in occasione del centenario della nascita della poetessa polacca saranno esposte a Genova al Museo d’arte contemporanea Villa Croce dal 15 giugno, in un percorso monografico a lei dedicato. Un percorso che la racconta attraverso i suoi taccuini, i manoscritti, hcollage, oltre alle fotografie che documentano vita e amicizie. Ed è alla grande Szymborska che dedichiamo la copertina di Robinson in edicola oggi con Repubblica, con un racconto di Wlodek Goldkorn, che a Genova ha visto la mostra in anteprima, e i cinque componimenti inediti che vi proponiamo in esclusiva. Nelle pagine seguenti, come sempre, le recensioni delle novità in libreria, e lo spazio dedicato a un autore da riscoprire, il critico Gianfranco Contini in un ritratto di Filippo La Porta. Potete scriverci a robinson@repubblica.it e seguirci su Instagram (@robinson_repubblica), Twitter (@Robinson_Rep) e TikTok (@robinsonrepubblica).
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Alessandro Manzoni (1785-1873) circondato dai personaggi dei Promessi sposi
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Altro che polveroso “mattone” da dimenticare subito dopo il diploma. Sulla piattaforma della Gen Z i Promessi sposi è un romanzo culto e l’hashtag #promessisposi conta 22,5 milioni di visualizzazioni. Sui profili impazzano i video che li raccontano anche in modo originale, come scrive Sara Scarafia. Per questo Robinson, nel centocinquantenario della morte dello scrittore, ha chiesto a otto booktoker di scegliere un personaggio della storia e “recensirlo”. Con alcune sorprese: Lucia è la meno amata dalla community, mentre la Monaca di Monza è ritenuta una sorta di icona femminista a sua insaputa. Scoprite come i booktoker raccontano i protagonisti del capolavoro di Alessandro Manzoni, che parla anche alle nuove generazioni.
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Alcuni impiegati al lavoro nell’archivio del Touring Club. La foto risale agli anni ’50
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Archivissima, dedicata alla promozione e alla valorizzazione dei patrimoni archivistici, a Torino dall’8 all’11 giugno, è la rassegna alla quale dedichiamo l’apertura delle pagine Festival. Ne scrive per noi la direttrice della rassegna, Manuela Iannetti: “Si tratta di una festa per liberare le storie custodite nei patrimoni, riannodarle in nuove trame, facendole rivivere in pellicole, podcast, spettacoli, installazioni, mostre”. Un focus, poi, lo dedichiamo a una rassegna letteraria storica come Una Marina di Libri, a Palermo negli stessi giorni: un’edizione, come scrive Mario Di Caro, che ha tra i suoi ospiti Antonio Manzini, Chiara Valerio e Niccolò Ammaniti e che ha come filo conduttore le figure femminili “eretiche”. Come sempre, segnaliamo anche gli appuntamenti che si svolgeranno nei prossimi giorni in giro per l’Italia.
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Elmgreen & Dragset, Short Cut (2003) tecnica mista, Fiat Uno, roulotte Galleria Vittorio Emanuele, Milano, maggio 2003
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La mattina del 7 maggio 2003, una Uno Bianca con agganciata una roulotte sprofondata nel pavimento compare nell’ottagono della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Il risultato di quella installazione firmata da Elmgreen & Dragset è una multa di 687,75 euro e la nascita della Fondazione Nicola Trussardi. Da allora sono passati vent’anni di mostre e progetti allestiti in spazi pubblici o luoghi della città solitamente chiusi, valorizzati per l’occasione. I bambini impiccati di Maurizio Cattelan in piazza XXIV maggio, come il gonfiabile nudo di Pawel Althamer che vola su Parco Sempione, hanno introdotto una nuova percezione dell’arte contemporanea in Italia. Il 5 giugno il compleanno si festeggia al Teatro Gerolamo con la personale di Diego Marcon (fino al 30 giugno). A soffiare sulle candeline saranno gli ex ragazzi della Generazione X, la presidente della Fondazione Beatrice Trussardi e il direttore artistico Massimiliano Gioni, protagonisti della doppia intervista di Dario Pappalardo nelle nostre pagine dell’Arte.
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Libri per ragazze e ragazzi
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Particolare di un’illustrazione di Quaderno Kids – vol.1 di Daniel López Valle, Yimeisgreat, Dario Falcini
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Una pazza estate all’insegna dell’enigmistica: a cento anni dalla pubblicazione del primo cruciverba sul New York Times, l’amore per i giochi da fare con carta e penna resiste a ogni moda e a ogni invadenza digitale. Come dimostra il successo dei “Quaderni delle vacanze” dell’editore Blackie, che per la prima volta ne pubblica una versione tutta per bambini: a raccontarcela è Clotilde Veltri, sulle nostre pagine per ragazze e ragazzi. Dove troverete anche un divertente quiz sugli animali riservato ai lettori giovanissimi: rispondete insieme a noi!.
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Da sinistra: Giovanni Ferretti, Annarella Giudici, Massimo Zamboni, Danilo Fatur nell’aia della casa di Ferretti a Cerreto Alpi
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Nelle pagine degli Spettacoli, questa settimana raccontiamo, in anteprima esclusiva, un ritorno che toccherà il cuore di molti: quello dei CCCP-Fedeli alla Linea. Autori di uno spiazzante mix (punk filosovietico e musica melodica emiliana), negli anni ’80 hanno avuto un inaspettato successo di massa con una versione di Tomorrow realizzata insieme ad Amanda Lear. Nella loro carriera ci sono canzoni splendide come Amandoti, Madre, Annarella, Emilia paranoica. Nell’intervista realizzata da Luca Valtorta a Reggio Emilia con tutti e quattro i componenti del gruppo, Giovanni Lindo Ferretti (voce), Massimo Zamboni (chitarra), Annarella Giudici (Benemerita soubrette) e Danilo Fatur (Artista del popolo) spiegano perché hanno deciso di ritornare a incontrarsi. “Non è una reunion. Perché in realtà non ci siamo mai sciolti. Eravamo una cellula dormiente”, spiega Giovanni Lindo Ferretti. Leggete su Robinson che cosa succederà nei prossimi mesi.
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Una tavola di Francesca Ghermandi per I misteri dell’oceano intergalattico (Eris Edizioni)
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Questa settimana, nelle pagine dei fumetti, Valerio Bindi intervista Francesca Ghermandi. Figlia di uno scultore e di una pittrice, ha creato personaggi ultrapop e al tempo stesso assolutamente surreali. Ha lavorato anche nel campo dell’animazione e come illustratrice, ma oggi finalmente ritorna da dove ha iniziato: il fumetto. Con il monumentale I misteri dell’oceano intergalattico, che racconta un viaggio reale e fisico ma anche mentale, corredato da una serie di schede straordinarie che passano in rassegna il mondo del fumetto storico dal Popeye di Segar ai grandi dell’underground internazionale.
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Milo De Angelis in un disegno di Riccardo Mannelli
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Nello Straparlando di questa settimana, Antonio Gnoli dialoga con Milo De Angelis. Autore di versi memorabili che “appartiene alla razza dei solitari un po’ come Lucrezio, il suo mentore antico”, traduttore dei classici, tifoso sfegatato del Milan. Dall’infanzia a Milano, agli incontri con i più grandi intellettuali italiani, fino alla scelta di insegnare nelle carceri, De Angelis si racconta. E della poesia dice: “Sacra, ossia terribile e assoluta, è soltanto la parola”.
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La più subdola delle tentazioni
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Certe parole di don Lorenzo Milani sono passate sotto silenzio nel corso delle celebrazioni centenarie del prete di Barbiana. Eccone alcune, da L’obbedienza non è più una virtù: “Le armi che voi approvate sono orribili macchine per uccidere, mutilare, distruggere, far orfani e vedove. Le uniche armi che approvo io sono nobili e incruente: lo sciopero e il voto.” “Era nel ‘22 che bisognava difendere la Patria aggredita, ma l’esercito non la difese, così la Patria andò in mano a un pugno di criminali che violò ogni legge umana e divina e riempiendosi la bocca della parola Patria condusse la Patria allo sfacelo”. “Anche la patria è una creatura, cioè qualcosa di meno di Dio, cioè un idolo se la si adora. Io penso che non si può dar la vita per qualcosa di meno di Dio”. “Ho rispetto per quelle infelici vittime. Proprio per questo mi parrebbe di offenderle se lodassi chi le ha mandate a morire e poi si è messo in salvo”. “Bisogna avere il coraggio di dire ai giovani che essi sono ormai tutti sovrani, per cui l’obbedienza non è ormai più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni, che non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, che bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto!”.
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