Ruviano. ‘Sagra della pizza fritta’: ennesimo spunto per richiamare turisti nell’ameno, rinato borgo

La rigenerazione culturale e sociale di un territorio passa anche attraverso la realizzazione di manifestazioni quali feste, sagre, concerti e momenti culturali collettivi che riuniscono la popolazione residente e attraggono i turisti che possono così conoscere un territorio per poi scoprirne la bellezza e magari ritornarvi.

Questo fa sicuramente bene all’economia locale ed anche a quella pubblica.

Per questo motivo l’amministrazione comunale di Ruviano tra i micro progetti oggetto di finanziamento del PNRR M1C3 – Intervento 2.1 – Attrattivitá dei borghi storici – Progetto locale di rigenerazione – culturale e sociale ha inserito in fase di progetto tra le “proposte del progetto locale di rigenerazione culturale e sociale” la “Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale” e tra queste, ma non solo, la “Sagra della Pizza Fritta”.

Ha quindi sottoscritto con le Associazioni organizzatrici degli eventi, e in questo caso con l’ARCI, dei protocolli d’intesa per disciplinare quali sono le attività finanziate e quali restano a cura e spesa della singola associazione.

Un interessante connubio, pubblico e sociale, volto al raggiungimento di un comune obiettivo: la rigenerazione culturale immateriale di un borgo: il territorio comunale di Ruviano.

All’amministrazione comunale, che, in virtù di altri finanziamenti, ha curato la riqualificazione fisica del territorio – i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti -, bisogna anche riconoscere l’attenzione agli aspetti immateriali per i quali, si ricorda, ha ricevuto tra i pochi in Italia il finanziamento del PNRR sopra citato avendo presentato un progetto meritevole di essere approvato.

Complimenti quindi a chi ha redatto il progetto e a chi lo ha sottoscritto, il sindaco in questo caso, perché attraverso di esso è stato possibile realizzare la Sagra che parte giovedì1 giugno.

Un in bocca al lupo ALL’ARCI sperando che da questa Sagra tragga nuovi stimoli per continuare, anche in collaborazione con le altre associazioni operanti sul territorio (e lo spero ardentemente) a proporre nuove efficaci iniziative che aiutino a rivitalizzare culturalmente il nostro territorio.