Mai smettere di sognare, riflessioni di un direttore
Mai smettere di sognare, riflessioni di un direttore
Ai giovani, che per mille motivi hanno smesso di rincorrere i loro sogni, dico : mai smettere di farlo.
Per molti tutte le strade portano a Roma, per il sottoscritto tutte le strade mi hanno portato invece a Capua. Da lì è cominciata la mia marcia, quando il mio mentore mi telefonò per dirmi che aveva appuntamento con due giornalisti, per parlare di borbonismo.
In realtà, i due signori che si presentarono all’appuntamento più che giornalisti, erano amanti dell’informazione, persone di un alto grado di preparazione, alla ricerca più che altro di comprendere questa scelta non convenzionale che io e il mio mentore avevamo sposato oramai da tempo.
Quella parola, “giornalista”, mi aprì un mondo che avevo da tempo obliato. Preso dai problemi giornalieri, di lavoro, di soldi, che non bastavano mai, di frustrazioni per via di una vita forse ancora alla ricerca di sé stessa, ritornavano come dei fantasmi del passato, sopiti ma mai svaniti, le mie aspirazioni giovanili, quando più di un’insegnante si congratulava e mi spingeva a continuare a scrivere.
Da quel giorno a Capua, la strada che mi ha portato fino a questo punto non si è più arrestata, nonostante le difficoltà e le delusioni, che si sono manifestate.
Oggi mi ritrovo a dirigere un giornale, che confesso non è mai stata una mia meta, mai un mio traguardo da raggiungere, mai una mia prerogativa, ma le storie nascono così per caso, e a volte sono le storie più belle.
Il mio pensiero è rivolto al mio mentore, Giovanni Salemi e al mio maître à penser, Pasquale Costagliola, che era tra l’altro uno di questi “giornalisti” che avrei incontrato quel giorno a Capua, colui che al fine mi ha spinto a intraprendere il mio sogno di ragazzo.
Un grazie va a chi mi ha preceduto in questa storia, all’amica Giovanna Paolino. Colei che mi accolse al giornale, la sera che controfirmai l’accordo che vedeva impegnarmi con Belvederenews, rimarrà comunque una firma indelebile, libera e preziosa, nel mondo dell’informazione, e il suo posto tornerà a essere suo, nel momento che sentirà l’esigenza di riappropriarsene
Un grazie all’editore Antonio De Falco, che mi ha chiamato al capezzale per offrirmi l’opportunità di ricoprire il ruolo prestigioso di Direttore del suo giornale. Non ho esitato un attimo. Come dice un vincente che a Napoli è molto amato: Uomini forti destini forti, uomini deboli destini deboli.
Ai giovani, che per mille motivi hanno smesso di rincorrere i loro sogni, dico : mai smettere di farlo.
Siamo pronti per questa nuova sfida, non sarà facile, non sarà semplice, ma sarà di sicuro una bella avventura.
Ad Maiora
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